SANITÀ BRINDISI, MARCHIONNA: “CONFERENZA DEI SINDACI CHIEDE NUOVO DG ASL E PROPONE SOLUZIONI PER INIZIARE A CONTENERE EMERGENZA”

Si è tenuta questa mattina la riunione della conferenza dei sindaci della provincia di Brindisi, presieduta dal sindaco del capoluogo Pino Marchionna, con il commissario straordinario della Asl, Giovanni Gorgoni, per affrontare la grave emergenza sanitaria sul territorio.
“Come conferenza -dichiara Marchionna- abbiamo unanimemente condiviso la richiesta che rivolgiamo alla Regione Puglia di nominare, prima della pausa estiva, il direttore generale dell’azienda sanitaria locale. Inoltre, abbiamo particolarmente  apprezzato la relazione tecnica del commissario Gorgoni, che ha illustrato con precisione la situazione di grave emergenza in cui ci troviamo. Tra le varie soluzioni prospettate, -prosegue- c’è quella di considerare i presidi di Brindisi, Ostuni e Francavilla come strutture collegate e, quindi, governabili con un’unica regia. Il che, naturalmente, faciliterebbe l’organizzazione del personale rispetto alle esigenze del momento. La carenza di personale sanitario, in particolare dei medici, è un ostacolo notevolissimo ed anche su questo i sindaci chiedono, nonostante le perplessità che la questione determina, che si possa procedere con le prestazioni aggiuntive pur di non incorrere nell’interruzione di pubblico servizio. Ciò perché, ad oggi, -conclude Marchionna- non risultano esserci alternative”.

Questa è la posizione unitaria dei sindaci della provincia brindisina in previsione dell’incontro convocato in Regione dall’assessore alla Sanità, Rocco Palese, che si terrà il 23 giugno. A valle di questo appuntamento, il presidente della conferenza, il sindaco Marchionna, ha già fissato in agenda una nuova riunione della conferenza che si terrà il 28 giugno per valutare gli esiti degli incontri precedenti e per coinvolgere altri attori che possono dare un contributo per alleviare le tante difficoltà.

Il commissario straordinario della Asl Brindisi, Giovanni Gorgoni, ha dichiarato:

“La carenza di professionisti, progressivamente aggravata negli ultimi 5 anni con una riduzione complessiva del 2% su tutte lefigure sta determinando situazioni critiche in almeno sette reparti degli ospedali brindisini a causa della carenza di dirigenti medici che rispetto al 2019 hanno registrato una flessione di oltre 100 unità (-15%): Chirurgia generale (-27%), Ostetricia-Ginecologia(-24%), Ortopedia (-31%) Terapia intensiva neonatale (-36%),  Radiodiagnostica (-8%), Cardiologia (-11%), Pronto Soccorso(-75%). Ma non solo: mancano anche dirigenti medici di direzione ospedaliera e i dirigenti medici territoriali nei distretti sociosanitari; in quest’ultimo caso rispetto al 2019, sono diminuiti del 65% , e ricordo che è proprio a queste figure che sarà affidata la sanità territoriale del futuro. Il tutto poi va inserito in un contesto nazionale già fortemente compromesso, e per la prima volta senza sostanziali differenze fra nord e sud. Questo significa che non possiamo attingere risorse  da altre regioni, anche quelle più finanziate ed attrezzate.

Situazioni eccezionali come queste richiedono soluzioni speciali, con il ri-orientamento provvisorio dell’offerta dei tre ospedali, la specializzazione di ciascuno di essi e l’impiego sinergico di tutte le equipe di una stessa specialità clinica come fosse un pool unico di professionisti almeno sino a quando  non si riuscirà ad avere un respiro maggiore.”

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1 COMMENTO

  1. Il gravissimo collasso a cui giunto il sistema sanitario nel brindisino era preannuciato da anni. Il non essere intervenuti per tempo e’ gravissima. Certo il Commissario Gorgoni tentera’ possibili soluzioni tampone ma siamo fuori tempo massimo. Tutti sappiamo i nomi di chi ha le responsabilità politiche che hanno reso possibile questo vero e proprio attentato ai diritti costituzionali previsti in tema di salute dei cittadini.

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