COLPO GOBBO: “Quando la giustizia usa il pugno di ferro” – di Bastian Contrario

E’ di recente attualità questa  storia di giustizia,dura e inflessibile, che viene da San Donaci. Uno stagionatissimo criminale, Salvatore Simone, è stato finalmente acciuffato, ammanettato e condotto nella casa circondariale di Brindisi. Ha un salato conto da pagare alla Legge: deve infatti scontare ancora 15 anni e 6 mesi di reclusione. Ci sono però un paio di particolari da chiarire subito. L’uomo ha la veneranda età di 86 anni, e non risulta essere né un efferato assassino, né un seriale rapinatore a mano armata. E’ solo un truffatore abituale, un ricettatore che talvolta si è sottratto all’obbligo degli arresti domiciliari. Noi cittadini  “ normali “, ignari delle sottigliezze celate tra le pagine dei codici, ci adeguiamo ma non capiamo. Non abbiamo tanta cultura giuridica per comprendere, ad esempio, come mai i sanguinosi  boia di via Fani, i quali “ giustiziarono “  cinque innocenti, oltre poi all’On. Moro, da un pezzo sono tornati in libertà, mentre questo piccolo Cagliostro di provincia dovrebbe “ marcire “ in galera, come direbbe il nostro pettoruto Ministro poliziotto. Simone è più  malvagio e pericoloso dei vari Faranda, Balzerani, Fiore, Moretti, Bonisoli ? Sconterà per intero la sua pena arrivando a spegnere la torta con cento candeline tra le sbarre ,o sarà presto trasferito in una più idonea casa famiglia in virtù di un provvedimento di buon senso che potrebbe prendere l’autorità giudiziaria? Noi ce lo auguriamo, ma lo scopriremo solo leggendo …

                                                                                                Bastiancontrario

CONDIVIDI

LASCIA UN COMMENTO