Colpo gobbo: “Dilettanti allo… sparaglio!” – di Bastiancontrario

La tragedia di Ostuni, che ha visto un uomo ferire mortalmente la propria moglie a causa di una manifesta imperizia nel maneggiare una pistola semiautomatica, impone, tra le altre, una riflessione. Il pensiero che viene subito in mente è: come è possibile che lo Stato, pur riempiendosi la bocca di buoni propositi, poi nei fatti si dimostra così superficiale e poco sensibile a problematiche di massima delicatezza? A che serve parlare di prevenzione, informazione, standard di sicurezza se poi, per detenere un’arma, è sufficiente soltanto ottenere un nullaosta? Per procurarsi questo lasciapassare, credo basti esibire un certificato medico specialistico ed indicare i motivi della richiesta. Mentre per guidare un auto, una moto, una barca è necessario acquisire un apposito titolo abilitativo, per custodire e maneggiare armi non c’è bisogno di alcun patentino. Assurdo! Possibile che al legislatore e a qualche dirigente ministeriale o periferico, non sia venuto in mente la necessità di normare la fattispecie, obbligando i richiedenti a frequentare, presso le varie questure, un breve ma intenso corso che attesti l’idoneità tecnica a maneggiare armi, sia da difesa che da caccia? Quanti morti e feriti ancora servono per fare maturare questa semplice nozione di civiltà, di opportunità e di buonsenso?

Bastiancontrario

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2 COMMENTI

  1. A proposito di buonsenso. Io che di armi non ne so nulla, mai avrei pensato di pulire la pistola in presenza di altre persone. Può sempre partire accidentalmente un colpo.

  2. A proposito di buonsenso. Io che di armi non ne so nulla, mai avrei pensato di pulire la pistola in presenza di altre persone. Può sempre partire “accidentalmente” un colpo.

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