Tangenti nella Centrale Enel: il Gup ammette la costituzione di parte civile della società elettrica, che non chiede i danni a Bassi

BRINDISI – Il Gup del Tribunale di Brindisi, nel corso della prima udienza ha ammesso la costituzione di parte civile di Enel nei confronti di Giuseppe Luigi Palma (amministratore della Palma Asfalti srl) e dei dipendenti dell’unità business della centrale di Brindisi Domenico Iaboni, Carlo Depunzio, Fabiano Attanasio, Vito Gloria e Nicola Tamburrano. La società Enel Produzione, rappresentata in giudizio dall’avvocato Tommaso Marrazza, ha avanzato infatti richiesta di risarcimento dei danni patrimoniali e non in quanto si reputa parte offesa dalle condotte perpretate dai propri dipendenti e da Palma, imputati per i reati di truffa aggravata e corruzione tra privati. La richiesta avanzata da Enel è di ottenere da tali soggetti un risarcimento danni corrispondente agli importi erogati in favore della Palma Asfalti per attività non eseguite, nonché di ottenere un risarcimento per gli ingentissimi danni morali, d’immagine e di reputazione in conseguenza delle ipotesi di reato innanzi citate. La società elettrica, infatti, specifica di aver dato avvio al procedimento penale in oggetto attraverso la denunzia-querela presentata il 12 gennaio 2017 alla Procura della Repubblica di Brindisi con la quale venivano evidenziate una serie di irregolarità nella gestione dei contratti d’appalto affidati alla Palma Asfalti e che gli imputati hanno violato una serie di obblighi e doveri loro imposti dal Codice Etico, dal Piano di Tolleranza Zero alla Corruzione, strumenti dei quali Enel Produzione si è dotata.

E’ bene specificare che la costituzione di parte civile di Enel Produzione non è stata richiesta avverso Fausto Bassi, all’epoca capo dell’unità business della centrale, in quanto la società non ritiene lo stesso responsabile di quanto avvenuto.

Andrea Pezzuto

CONDIVIDI

LASCIA UN COMMENTO