BRINDISI – Frode nell’esecuzione di un contratto di pubblica fornitura. E’ questo il reato di cui dovranno rispondere 18 persone, tra cui i vertici della società Gemeaz Elior Spa con sede legale in Milano, società che gestisce il servizio di ristorazione dei presidi ospedalieri di Brindisi ed Ostuni.
Latte a lunga conservazione al posto di latte fresco italiano, olio di semi al posto di olio di oliva extravergine, mix di formaggi grattugiato al posto di Grana Padano, frutta di calibro inferiore nei pasti della mensa degli ospedali del Brindisino. E’ per queste difformità che il pm Giuseppe De Nozza, della procura della Repubblica di Brindisi, a conclusione di indagini eseguite dai Nas dei carabinieri di Taranto, ha disposto un avviso di conclusione delle indagini preliminari e contestuale informazione di garanzia nei confronti dei 18 indagati, tra cui – oltre ai legali rappresentati dell’azienda – compaiono i responsabili di zona, i responsabili del servizio qualità e i direttori dei centri cottura che si sono avvicendati a partire dall’anno 2008. I Nas negli ultimi mesi hanno ispezionato più volte i centri cottura degli ospedali del Brindisino, dove oltre a rilevare delle carenze igienico strutturali che sono state oggetto di provvedimenti di sospensione dell’attività da parte della locale Asl, hanno accertato, capitolato alla mano, che da diversi anni ai degenti venivano somministrate pietanze preparate con generi alimentari difformi, per qualità, quantità e provenienza da quelli indicati. Il danno all’Asl di Brindisi, con conseguente ingiusto profitto per la Gemeaz, è stato stimato dai Nas in più di 100.000 euro.