In base a una ricerca statunitense compiuta sui dati di oltre 11 mila pazienti,  bastano sei anni di esercizio regolare e dieta bilanciata per vedere calare in modo significativo il rischio di sviluppare insufficienza cardiaca, una sindrome cronica dovuta all’incapacità del cuore di fornire sangue all’organismo in maniera adeguata. La stessa analisi ha trovato anche che sei anni di inattività sono sufficienti a far crescere in modo importante il rischio di incorrere in questa condizione. Naturalmente, chi si impegna per un arco di tempo maggiore ha soltanto benefici. Quello che lo studio vuole sottolineare, piuttosto, è che non è mai tardi per cominciare: chi in età adulta passa dalla sedentarietà alla dose settimanale di esercizio raccomandata può arrivare a una riduzione del rischio fino al 23%.

 I risultati hanno evidenziato che anche chi aveva iniziato a muoversi con regolarità tra la prima e la terza visita, con “la scusa” dello studio, mostrava un rischio significativamente ridotto di insufficienza cardiaca: questo era sceso di circa il 12% nei 2.702 volontari che erano passati da livelli insufficienti a livelli intermedi o raccomandati, o da intermedi a raccomandati (rispetto a chi si era mantenuto costante su livelli di sport intermedi o nulli).

Nelle 2.530 persone che avevano invece diminuito l’attività nel corso dei sei anni, il rischio di insufficienza cardiaca è aumentato, rispetto ai colleghi più costanti, del 18%.

L’attività fisica raccomandata, è quella aerobica, importante è aumentare gradatamente il tempo e lo sforzo fisico, soprattutto se si passa da un periodo di inattività ad un periodo di piena attività. Per quel che riguarda invece l’alimentazione, la dieta giusta è sicuramente quella mediterranea. Importante è mantenere il giusto peso e mantenersi nel range del normopeso. Il cuore si affatica di più se ha a che fare con un peso maggiore. Mantenere la circonferenza vita nei limiti ( massimo 88 cm nella donna e 102 nell’uomo), rappresenta un rischio cardiovascolare in meno, che associato al mantenimento del normopeso e alla attività fisica regolare, sono garanzia di durata della “macchina cuore”.

Dott.ssa Emanuela Giannuzzo 

Via Cristoforo Colombo, 92

Laureata in medicina e chirurgia

Specializzata in Medicina estetica e Nutrizione Clinica

Medico abilitato alla Professione di Medico di Medicina Generale

Medico abilitato alla urgenza ed Emergenza territoriale

 

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