BRINDISI – Dopo le ordinanze del Comune di Brindisi, adesso arriva anche il decreto di sequestro probatorio dell’area-eventi di Torre Regina Giovanna disposto dal Procuratore Aggiunto della Repubblica Antonio Negro. A Pierangelo Oliva, locatario e gestore dell’area, sono stati infatti contestati i reati di cui agli artt. 44 del DPR n. 380/2001 (lottizzazione abusiva) e 169, 170 e 181 del D.Lgs. 42/2004 (opere illecite, uso illecito, opere eseguite in assenza di autorizzazione o in difformità da essa interessanti beni culturali e paesaggistici).
Il sequestro nasce dalla “necessità di acquisire ed avere la disponibilità dell’intera area, interessata da una attività di trasformazione edilizia, in quanto costituisce corpo del reato, o comunque cosa pertinente ai reati per cui si procede. Ed invero – si legge nel decreto – emerge dalle indagini, appena iniziate, che sono stati edificati – e sono utilizzati – dei manufatti a destinazione commerciale ovvero turistico-ricettiva in grave violazione della normativa urbanistica e ambientale (l’area ha una destinazione agricola, ndr); e ancora risulterebbe che all’interno dell’area suddetta insiste un bene vincolato ex art. 10 del D.L.vo n. 42/2004 (la Torre Costiera Baccatani), destinato ad un uso – appunto per attività commerciale ovvero turistico-ricettiva – incompatibile con il suo carattere storico e artistico e comunque pregiudizievole per la sua conservazione ovvero integrità”.
Il Procuratore Aggiunto conclude sostenendo che “la disponibilità di quanto si intende sequestrare è necessaria onde effettuare i necessari accertamenti, anche tecnici, di riscontro, che ovviamente saranno tempestivamente effettuati. Peraltro è anche necessario il sequestro per evitare che la prosecuzione dei lavori ovvero dell’uso possa pregiudicare lo svolgimento degli stessi accertamenti citati, atteso che l’area è aperta al pubblico”.
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Andrea Pezzuto Redazione |
