ercole saponaro

BRINDISI – “Esordiamo dicendo evviva il precariato, sembra assurdo che l’unica realtà Industriale che in città sta dando prospettive di lavoro e speranza a tanti nostri giovani, faccia del precariato un elemento di flessibilità”.

Lo scrive in una nota, Ercole Saponaro, Segretario Generale UGL Brindisi. Il riferimento è alla società Jindal Europe che – dice il sindacalista – “che ha beneficiato di sostanziosi fondi pubblici per realizzare un nuovo investimento che consolida e sviluppa la capacità produttiva, creando tante aspettative, nelle ricerca del personale che possa garantire il massimo del risparmio su costi fiscali e contributivi, stia creando Contratti di Assunzioni a Termine o addirittura con inserimento di unità lavorative con il Programma Garanzie Giovani direttamente impegnati sulle linee di Produzione cosa anomale ed particolarmente rischiosa vista la complessità dei Processi Produttivi che richiedono un iter formativo e di affiancamento di Tutor che sia garante delle Procedure. Riteniamo che anche nella liberalità decisionale di un Azienda Privata quando si utilizzano Fondi Pubblici vanno garantite regole di trasparenza con un apertura a verifiche pubbliche e degli enti preposti al controllo che devono vigilare se tutte avviene nel rispetto delle norme vigenti in Italia non certo norme del Paese sede Legale della Società. A fronte di investimento cosi sostanzioso ancora più strano e inspiegabile che non si sia deciso di intervenire sul Vecchio Capannone, Linea di produzione di Metalizzazione, dove esiste ancor oggi la Copertura del tetto in Fibre di Amianto che si ritiene di isolare con vernici speciali, metodi vecchi e dubitiamo che possano garantire la Sicurezza del Personale. Un’Azienda Leader che ha avuto la possibilità di usufruire di risorse dei cittadini, dove riconosciamo il merito di aver voluto realizzare i propri progetti sul nostro territorio, riconoscimento dovuto al patrimonio di professionalità che opera all’interno dello Stabilimento brindisino, deve essere maggiormente attenzionata e monitorata sul rispetto di norme e procedure. Vanno date ai circa 2000 giovani che hanno mandato richiesta di essere avviate a selezione chiarezza sui criteri di scelta, contestiamo il limite dei 29 anni di età in un territorio dove tanti e tanti sono alla ricerca di occupazione. Non ci possono essere più ricatti occupazionali in questo territorio nè Aziende che godono di privilegi inusuali per altre Società”.

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