Il Centro Anziani è un servizio sociale

Quando parliamo di modello di sviluppo eco-sostenibile, non ci riferiamo solo allo sviluppo dei settori produttivi e alla cura dell’ambiente, ma anche al benessere delle persone, inteso come salute fisica e mentale. Il sistema di welfare di un territorio è, al tempo stesso, motore di sviluppo e termometro delle condizioni di vita delle persone.

In una società complessa come quella attuale, in cui le cose cambiano con una velocità vertiginosa, in cui  le relazioni con l’esterno diventano difficili e la rete familiare è sempre più ristretta, molti anziani rischiano di vivere in completa solitudine, restando esclusi dalla vita sociale della stessa comunità di appartenenza. E’ per tali ragioni che le politiche sociali devono attenzionare tali cambiamenti e “promuovere azioni di sensibilizzazione ed attivazione delle persone anziane”, per cui l’incremento delle università della terza età e dei centri di aggregazione ludico-ricreativi sono tra i risultati attesi indicati dal V piano regionale delle Politiche Sociali della Puglia. Per quanto evidenziato, desta grande preoccupazione la modalità con cui il comune di Brindisi ha inteso restituire alle cittadine e ai cittadini il centro anziani comunale sito nel quartiere Bozzano.  Se è vero quanto appreso dalla stampa, e cioè che il centro è stato affidato fino al 31 dicembre 2023 in “autogestione” senza alcuna garanzia sul piano della salute e della sicurezza, e senza alcun impegno economico da parte dell’Ente riguardo le spese di gestione, è chiaro che i Vigili Urbani sabato scorso altro non potevano fare che inibire l’accesso ai tanti anziani che speravano di trascorrere una piacevole  serata in compagnia.  Sono avvilita per quanto accaduto, e per la sottovalutazione che abbiamo dovuto registrare, a Brindisi, sull’importanza del funzionamento di tali strutture. Più volte, infatti, come Categorie Sindacali Provinciali dei Pensionati, SPI CGIL, FNP CISL, UILP UIL, abbiamo richiesto un tavolo di confronto sul centro anziani, che, utilizzato come centro per la vaccinazione contro il covid, continuava a restare chiuso. Ora, dopo questa riapertura “anomala”, auspico che il Sindaco e l’Assessore ai servizi sociali diano riscontro al più presto alla richiesta sindacale unitaria inviata oggi. Bisogna ripartire, con responsabilità condivisa, dal Regolamento elaborato anni addietro insieme alle OO.SS., per poi definire insieme un percorso virtuoso che risponda al meglio al benessere delle persone anziane nell’ottica di un invecchiamento attivo che non può restare solo una bella  legge regionale inapplicata. Attendiamo, quindi, fiduciosi.

       La Segretaria Generale

                                                                                                    SPI CGIL BRINDISI

                                                                                                      Michela Almiento

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1 COMMENTO

  1. In qualità di cittadino interessato non posso fare altro che ringraziare questa iniziativa Sindacale unitaria, e in particolare chi ha recepito fino infondo il problema creato da persone che tutto possono fare meno che rappresentare i cittadini Brindisini.

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