BUON WEEKEND – “QUELLI CHE PROPRIO MI STANNO SUL PILORO” – di Gabriele D’Amelj Melodia

Ἑ vero, chi è senza peccato scagli il primo chiancone. Tutti facciamo cazzate, ma quelle del prossimo ci sembrano più grosse e non le tolleriamo… Io, per esempio, mi incavolo di brutto per:

  • QUELLI che in auto, ti precedono da dieci minuti a dieci chilometri orari poi, Zac! di colpo, girano a sinistra senza ombra di freccia o di braccio sporgente, modello anni ’60. PENA: Legati a un palo di segnaletica stradale, novelli San Sebastiano, saranno trafitti per l’eternità con frecce scagliate da automobilisti inferociti che per anni hanno subito svolte alla sicurduna.
  • QUELLI che, al Supermercato, mentre tu sei infila alla cassa da dieci minuti, con faccia da Cicciolina, ti dicono: “Scusi, ho solo tre cosucce, le dispiace se passo avanti, ci metto un attimo!”. Sì, mi dispiace molto. PENA: Affetti da incontinenza ostinata, saranno dannati per l’eternità a fare una lunga fila davanti all’unico cesso pubblico di una città popolata esclusivamente da vecchioni affetti da prostatite acuta e da donne che, in coppia come da tradizione, vanno al bagno tenendosi per mano.

  • QUELLI che, in farmacia, non si limitano a chiedere medicine e consigli sulle stesse, ma, fregandosene dei clienti in fila, allargano la conversazione a dismisura, finendo per chiacchierare del più e del meno col farmacista, comunque complice del cazzeggio libero e gratuito. PENA: Per entrambi i logorroici, gioco del silenzio per l’eternità: dovranno esprimersi solo nella lingua dei segni, ma con le mani ammanettate, mentre frotte di ex clienti frustrati, travestiti da diavoli, percuoteranno loro il deretano con frustini fatti con crini di farmaciste.
  • QUELLI che, quando ti parlano, gesticolano come la Meloni e la Mussolini messe insieme, e tendono a toccarti il braccio o una spalla, mentre tu rinculi discretamente, non trovando il coraggio di dirgli “E fermo co’ ste cazzo di mani!”. PENA: Rinchiusi nel girone dei “Toccatori fraudolenti”, saranno costretti per l’eternità a ballare il Tuca Tuca con una diavolessa travestita da Raffaella Carrà.

Ho concluso, statevi bene.

                                                                    Gabriele D’Amelj Melodia

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