Antonino (PRI): “Le contravvenzioni si fanno ma non si incassano!”

Pubblichiamo un intervento del capogruppo in Consiglio del PRI Gabriele Antonino, sebbene il Comune avesse già risposto con una apposita nota a quanto riportato erroneamente dai giormali:

 

Recentemente il Consiglio Comunale ha approvato a maggioranza un Piano di riequilibrio finanziario che promette lacrime e sangue per i brindisini.

Uno dei motivi che hanno portato il Comune di Brindisi a dichiarare uno squilibrio nei conti di ben 54 milioni di euro risiede nella difficoltà che l’Amministrazione incontra nel far pagare ai cittadini i tributi locali ed i proventi delle contravvenzioni elevate per violazioni al Codice della strada.

Recentemente i giornali locali hanno pubblicato una statistica da cui risulterebbe che il Comune di Brindisi è tra quelli che in Italia incassa meno per le contravvenzioni elevate per infrazioni al Codice della strada.

In realtà tanto potrebbe anche essere conseguenza del mancato recapito agli autori delle violazioni dei relativi verbali.

Sembrerebbe, infatti, che a causa di un cattivo funzionamento del server del Comando di Polizia Municipale i verbali non vengano inviati da mesi alla società incaricata della riscossione.

E che, addirittura, non essendo mai stata fatta una procedura di backup, tutti i dati siano andati persi!

Immaginiamo cosa potrà succedere quando la cosiddetta riscossione volontaria sarà gestita direttamente dagli Uffici comunali!

Su questa vicenda paradossale ho presentato oggi una apposita interrogazione consigliare per cui ho chiesto di ricevere risposta nel primo Consiglio Comunale utile.

Il Capogruppo PRI

Gabriele ANTONINO

 

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1 COMMENTO

  1. Ho motivo di ritenere che il Consigliere Gabriele Antonino sia persona interessata a dare un contributo per una migliore gestione del Comune, ma credo che il ricorso alla “interrogazione” non produca le conseguenze sperate. Non sono la parziale o ritardata riscossione dei tributi comunali o l’elevata percentuale di omissioni per pagamenti di sanzioni al codice della strada i fattori che hanno determinato lo stato di dissesto dell’Ente che, come ho più volte motivatamente sostenuto,ben poteva essere evitato. Lungi da presunzione, penso che la soluzione dei due problemi citati siano risolvibili in tempi ravvicinati sol che, nelle more del prossimo Consiglio, venga segnalato al vertice amministrativo dell’Ente di avviare la eventuale dovuta azione per danni erariali nei confronti dei soggetti che hanno provocato detta situazione. Stimo utile, pensando al giovane consigliere Antonino ed altri che per mancanza di tempo potrebbero non conoscere, la lettura delle delibere giuntali assunte nel dicembre 2019,giorni prima dell’approvazione del piano pluriennale di (pre) dissesto finanziario.
    Brindisi, 15/01/2020 Franco Leoci

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