Ceppi di vite con tanto di grappoli di uva e foglie, realizzati a mano con materiale di recupero: è questo il nuovo allestimento dell’artigiana green Emiliana Pede, 43 anni, di San Pietro Vernotico che ha fatto dell’arte uno strumento di sensibilizzazione verso le tematiche ambientali.
Da qualche anno a questa parte addobba i centri storici dei paesi turistici del Salento con opere realizzate utilizzando scarti di stoffe, lana e oggetti recuperati sulle spiagge e nelle campagne che diversamente andrebbero in discarica o a marcire tra gli alberi e sugli arenili.
Da mercoledì 8 giugno Corte Dei Migliore, traversa di via Luca Antonio Resta, a Mesagne è un’esplosione di grappoli di uva. Simbolo della tradizione locale. Dopo Castro e Gallipoli, dove la 43enne ha portato per le strade boe rivestite con la lana, poi trasformate in campane natalizie, e grandi meduse realizzate con scarti di tessuti, approda nell’entroterra, in una cittadina a forte vocazione turistica, anche capitale della Cultura della Puglia con l’iniziativa “Vicolo di vite”.
“Il progetto mira a sensibilizzare la popolazione a evitare di gettare rifiuti nelle campagne e le amministrazioni ad abbellire e rivalutare i centri storici con materiale di recupero”, si legge nella locandina di presentazione.
Un piccolo vigneto sospeso nel cielo nel cuore del centro storico di Mesagne realizzato con i ceppi di vite secchi diventati inutilizzabili raccolti nelle campagne, grappoli fatti con la lana e imbottiti con polistirolo (recuperato nei campi), pezzi di cellophane e altro materiale di scarto e foglie create con stoffa o ritagli di teli verdi, anch’essi recuperati dai vigneti. Queste nuove opere, sono una cinquntina, simbolo di tradizione ed ecosostenibilità saranno esposte in Corte Dei Migliore fino a settembre prossimo.
Oltre alle amministrazioni comunali, anche alcuni commercianti negli ultimi tempi hanno scelto allestimenti green per addobbare negozi e stradine. Le boe (recuperate dalle spiagge) rivestite di lana, sono diventate addobbi di alcuni ristoranti a Tricase (Le) e Torre San Gennaro (Br). In quest’ultima località balneare, sono state esposte anche le meduse fatte di stoffa.
Per un ristorante di San Pietro Vernotico, invece, la Pede ha realizzato grandi aquiloni di tessuto (sempre riciclato) le cui “code” sono rappresentate dalle reti per prodotti ittici abbandonate in mare, anche queste recuperate dalle spiagge. Creati anche addobbi floreali per altre attività, sempre con materiali di recupero.