Tonnellate di Forsu del brindisino a Manduria. Galante: “Impatti ambientali eccessivi per un territorio già compromesso”

“È inaccettabile che l’emergenza rifiuti in Puglia dovuta alla mancata programmazione della Regione, si debba scaricare ancora una volta sui comuni del tarantino e in particolare su Manduria, a cui spetta il triste titolo di “Regina della Monnezza”. Un fallimento che ha costretto la Giunta a continue ordinanze e al ricorso a forme di gestione dei rifiuti che non garantiscono il corretto trattamento della FORSU, con il rischio di favorire l’insorgere di situazioni di rischio igienico-sanitario e la produzione di maggiori emissioni odorigene”. Lo dichiara il capogruppo del M5S Marco Galante in seguito alle ordinanze con cui la Regione ha autorizzato il trattamento dell’organico proveniente da alcuni comuni del brindisino negli impianti di Manduriambiente.
“In questo modo – continua Galante – si danneggiano non solo i cittadini di Manduria, nel cui territorio aumentano gli impatti dovuti alle emissioni odorigene e all’incremento del livello di pressione ambientale su un territorio, come quello del tarantino, già fortemente compromesso, ma anche i residenti nel brindisino, i cui sforzi per una corretta differenziata vengono vanificati dall’incapacità della Regione di programmare l’impiantistica, con conseguenti aumenti dell’ecotassa. Non dimentichiamo che a Manduria oltre all’impianto di TMB e alla discarica di Manduriambiente sono presenti anche la discarica “Li Cicci” e l’impianto di compostaggio Eden ‘94 che da anni deve adeguarsi a numerose prescrizioni dell’AIA in considerazione delle criticità rilevate in seguito ai controlli effettuati da Arpa. L’impianto di Manduriambiente è destinato al trattamento dell’indifferenziato, pertanto il trattamento di rifiuti di diversa natura potrebbe aumentare anche il rischio di percolato e di emissioni odorigene già di per sé presenti in modo persistente sul territorio. Lo smaltimento previsto su Manduria di centinaia di tonnellate a settimana di rifiuti organici rappresenta una vera e propria catastrofe per la città, che non può essere taciuta. Ci auguriamo che l’Ager provveda al più presto a ridefinire i flussi e a trovare soluzioni definitive, che devono essere mirate al recupero della materia e alla tutela della salute dei cittadini”.

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