Tondo, Segretario Generale Puglia Unarma: “Un weekend tra protezioni e ‘test’ per tutti”

La pausa è terminata. La domenica è ormai alle spalle. Trascorsa per molti tra le
mura domestiche, ma non per tutti, specialmente per quei carabinieri che non
conoscono domenica e sono sempre in strada, in prima linea. Ma cosa è accaduto nei
giorni immediatamente precedenti? E’ accaduto che Noi di Unarma ASC ci siamo
ritrovati a dover ritornare a chiedere al Presidente della Regione Puglia di rompere
un silenzio assurdo, illogico, ingiustificato ed ingiustificabile all’appello dello scorso
23 marzo, volto ad ottenere idonee misure per la tutela della salute degli operatori di
polizia. Non abbiamo paura di sbagliarci, quando affermiamo che nulla può
giustificare un silenzio nei riguardi di chi, rischiando ogni giorno di ammalarsi o di
morire per garantire la salvaguardia altrui, ha solo richiesto un pò di attenzione anche
per se stesso. Per garantire un servizio migliore al cittadino, per collaborare al meglio
al contenimento del contagio ma soprattutto, per essere messo veramente nelle
condizioni di poter fare il proprio lavoro in sicurezza e partecipare alla più rapida
ripresa del nostro Paese.
Abbiamo finito? Macché! E’ successo poi che al nostro comunicato – sottoscritto
con sigle sindacali di Polizia di Stato, Vigili del fuoco, Polizia penitenziaria e
Guardia di Finanza – si sono autonomamente associate anche alcune parti politiche,
per sostenerci e sostenere la richiesta. Ben vengano più voci di supporto alla nostra
causa di questo momento: i tifosi dei sindacalisti sono sempre ben accetti. Si sta
parlando della salute, di quella di chi deve – e rimarchiamo il termine deve –
garantire non solo la propria ma anche e soprattutto quella altrui. Si sta parlando
purtroppo di vita o di morte. Unarma ASC, nel ribadire la propria indipendenza
sindacale, plaude dunque all’iniziativa di questa parte politica anche perché,
autonomamente decidendo di mettersi al fianco delle nostre recriminazioni, ci ha
fornito un dato politico rilevante: il riconoscimento dell’opportunità di un’azione
sindacale libera e democratica anche per il comparto militare, esattamente come
quella dei Vigili del fuoco, della Polizia penitenziaria e dei nostri “cugini” della
Polizia di Stato. E noi di Unarma, auspichiamo che sia davvero così, perché
viceversa ci rimbombano ancora nelle orecchie le parole dell’on. leghista Roberto
Paolo Ferrari il quale, nell’audizione per la legge sui sindacati militari alla IV
Commissione Difesa della Camera dei Deputati, sui tavoli che contano, riteneva
fermamente improponibile per noi militari un diritto sindacale al pari della Polizia di
Stato. Audizione alla quale chi scrive è stato relatore, in qualità di vice presidente
nazionale, per il sindacato Unarma

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