BRNDISI – Si è tenuto stamani il sopralluogo congiunto (annunciato con nota del Comune dello scorso 11 novembre, ndr) fra l’ente comunale, i veterinari dell’azienda sanitaria locale e agenti di polizia municipale presso il cimitero di Brindisi per verificare le condizioni igienico-sanitarie in cui vive la colonia felina ivi presente. “Colonia – scrive in una nota la presidente Aida di Brindisi Antonella Brunetti – accudita dal 2013 dall’Associazione Italiana Difesa Animali e Ambiente, di fatto tutrice della stessa con istanza di censimento datata il 16.06.2014 ( prot.44970-87958 ) e centinaia di interventi effettuati per garantire il benessere dei felini stessi. Le verifiche sono state effettuate sui gatti e sulle sette postazioni di sostentamento presso il camposanto, postazioni accordate nel 2013 con la direzione cimiteriale nel rispetto del decoro e dei luoghi. Il sopralluogo dei sanitari ha dato riscontro positivo rispetto alla condotta dell’Associazione e alla gestione igienico-sanitaria, ma, nella nota comunale si accreditava, previamente alle verifiche dovute, l’attività di undici soggetti non rappresentativi che di propria iniziativa e senza spirito alcuno di cooperazione con l’Associazione, hanno iniziato a sostentare e “curare” ( si notizia nella nota, e si rammenta che gli aspetti sanitari sono ad esclusivo compito di chi esercita la professione veterinaria ) i felini presenti, tanto da sovrapporsi all’attività di buona gestione da parte dell’Associazione. Lo stesso Direttore Giovanni Danese, R.U.P. servizi cimiteriali, ha lamentato più volte il rinvenimento di avanzi di cibo lasciati sui giornali e ciotole sparse in ogni dove , evidenziato il problema di tale subentro rispetto all’Associazione di riferimento. Nella nota comunale, si evidenzia , altresì, che la sopravvivenza di tali felini è stata garantita dalle 11 persone. L’AIDAA, nella persona di Antonella Brunetti, oltre che ad assicurare le necessità primarie ai felini del camposanto, ha messo in salvo, garantendone le cure sanitarie, circa 60 felini, la maggior parte dei quali, avvelenati, fratturati, affetti da patologie virali feline, parassitosi varie, giardiasi, palatoschisi traumatiche, il tutto documentabile attraverso un dossier che l’associazione metterà a disposizioni nelle sedi opportune. L’Associazione da circa dieci anni si occupa di tutte le problematiche relative alla tutela e benessere animale, anche vicende penalmente rilevanti, si occupa di diffondere e promuovere la cultura del rispetto contro ogni forma di intolleranza a discapito dell’ambiente e degli animali”.
(Nelle foto, uno dei gatti, prima e dopo le cure dell’Aidaa)
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