Ruba la sabbia da Torre Guaceto per spostarla nel suo stabilimento

Nel corso di controlli ambientali sul pubblico demanio marittimo, avvenuti a seguito di circostanziate segnalazioni, i militari della Guardia Costiera – Nucleo Operativo di Polizia Ambientale della Direzione Marittima di Bari – Sezione di Brindisi hanno accertato un furto di sabbia perpetrato sulla’arenile all’interno della Riserva Naturale dello Stato ed Area Marina Protetta di Torre Guaceto. Due le persone deferite in stato di libertà all’Autorità Giudiziaria.

Nel dettaglio, a seguito delle segnalazioni pervenute, i militari hanno eseguito un appostamento riuscendo a cogliere in flagranza un soggetto che, tramite l’utilizzo di un mezzo meccanico dotato di pala, asportava la sabbia dalla spiaggia libera per posizionarla all’interno di un arenile in concessione.

Quello che, probabilmente, sfuggiva all’uomo è che con il suo comportamento stava violando il divieto di alterazione dell’ambiente geofisico, compromettendo le caratteristiche dell’ambiente oggetto di tutela proprie delle finalità istitutive dell’area protetta. Il quantitativo di sabbia illegalmente asportata dal demanio marittimo, in area compresa nella “Riserva naturale di Torre Guaceto” (istituita con Decreto Interministeriale del 04/12/1991) risulta essere circa 80 metri cubi.

Il concessionario dello stabilimento balneare e l’autista del mezzo sono stati denunciati all’Autorità Giudiziaria per furto pluriaggravato, mentre il mezzo meccanico è stato sequestatato quale corpo di reato.

L’asportazione o furto di sabbia dall’arenile comporta l’applicazione dell’aggravante della cosa destinata alla pubblica utilità e dell’esposizione alla pubblica fede prevista dal Codice penale. Non occorre infatti che il proprietario o il possessore abbiano intenzione di esporre il bene alla pubblica fede. Essa sussiste poiché prelevando il materiale si lede, tramite il danno idrogeologico all’arenile, la pubblica utilità o fruibilità dei lidi.

Di tutta l’attività è stato prontamente informato il Sostituto Procuratore di turno presso la Procura della Repubblica di Brindisi Dr. Raffaele CASTO, che ha convalidato il sequestro.

LASCIA UN COMMENTO