Rimossi i tasselli dal Nervegna: l’associazione Virgilio ringrazia

A seguito della nostra segnalazione pubblica per mezzo stampa del 7 aprile scorso, in merito alla “incurante” affissione dei tasselli che reggevano i banner pubblicitari dell’evento “Arte Liberata”, presentato a Palazzo Granafei-Nervegna e terminato ufficialmente il giorno 8 dello stesso mese, praticamente il giorno dopo, riteniamo di ringraziare altrettanto pubblicamente chi ha provveduto alla rimozione dei suddetti tasselli. Così di fatto accogliendo la nostra richiesta che ha evitato la presentazione dell’esposto che avevamo annunciato.
Riconoscendo che ci sia stata una doverosa presa di coscienza sulla sottovalutazione del valore storico e  architettonico del Palazzo facendo presumere quindi, che nessuno aveva potuto autorizzare tale atto se non per motivi ingenuamente “pratici” ma dannosi e deturpanti, ci auspichiamo che tale gesto insulso non possa ripetersi e che, oltretutto, non si utilizzino i fori che sono stati fatti ma che non sono stati ripristinati ad arte. Cosa che avremmo voluto fosse effettuata, ma che momentaneamente ci soddisfa.
Scusandoci se i nostri interventi possono sembrare spesso polemici o addirittura arroganti, crediamo di tener fede alle finalità e agli scopi che l’Associazione VIRGILIO si è preposta di perseguire, intervenendo con puntualità e diritto in quelle che, secondo noi, sono azioni che potrebbero avere conseguenze irrimediabili sullo stato, già precario, del patrimonio artistico e storico-monumentale della città di Brindisi a cui teniamo più di qualsiasi altro argomento sociale, in quanto riteniamo che, il livello culturale e non solo economico, di una importantissima città come la nostra, passi dalla tutela e la salvaguardia della propria storia, della propria storiografia e dalla testimonianza oggettiva del suo maestoso e leggendario passato.
Speranzosi dunque, che non si emulino fatti come questi  all’apparenza innoqui, siamo certi di aver fatto cosa “buona e giusta”, accodandoci e sottoscrivendo una denuncia pubblica del concittadino Sig. Claudio Fornaro, il quale aveva rilevato tale fatto, reputiamo di dover chiudere questa incresciosa vicenda, spostando l’altrettanta puntuale e non meno preoccupante attenzione, sul programma monotematico del porto firmato e approvato dal consiglio comunale lunedi 8 aprile scorso. Tale documento prevede il dragaggio e la conseguente cementificazione dell’area Archeologica e Storica di Sant’Apollinare, zona portuale ormai in disuso e ampiamente abbandonata al degrado, dopo aver vissuto momenti di splendore nel periodo in cui era utilizzata come stabilimento balneare che tanto sta a cuore alla città e soprattutto a chi ha avuto il piacere di viverla come unica ed attrezzata spiaggia degli anni 60.
Ancor prima citata dal Tarantini, Arcidiacono ed esperto archeologo della città, nonché direttore del museo dell’epoca, in una relazione ben documentata e pubblicata sulla rivista settimanale ” il nuovo Brindisi” del 23 giugno 1870, si descrivevano aree archeologiche con reperti affioranti, tra cui la statua della Divinità greco romana di Diana, in seguito recuperata e custodita presso, l’altrettanto mal gestito (oggi), museo Provinciale Ribezzo, e molto altro che ancora giacerebbe sull’area, o in prossimità delle acque prominenti la famosa spiaggia.
In questo caso la nostra attenzione sarà ben più vigile confidando nella buona fede, nella professionalità e soprattutto, nell’amore della propria città, di chi opererà per quella che riteniamo essere ormai un’area dismessa, ma che salvaguardi con attenzione il recupero di qualsiasi reperto che possa testimoniare la presenza del Tempio di Apollo, che rimaneva sul luogo e da cui la stessa zona prende il nome (Apollo del mare).
Il Presidente
Stefano E. Erario

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