Movimento +39: “Sindaco Rossi, ricorda le promesse fatte in campagna elettorale?”

Sig. Sindaco, purtroppo ancora una volta noi cittadini abbiamo appreso dell’ennesimo gesto disperato di un uomo disoccupato e padre di famiglia che tenta di darsi fuoco davanti alla sede di un’istituzione. Abbiamo altresì potuto leggere le Sue dichiarazioni in seguito a tale gesto in cui doverosamente esprime solidarietà, ma allo stesso tempo liquida frettolosamente la vicenda, dicendo che il Comune e tantomeno il Sindaco possono dare posti di lavoro se non tramite concorso o nei modi previsti dalla legge.
Ebbene Sig. Sindaco, a questo punto riteniamo importante ricordarLe che solo 5 mesi fa da candidato per la coalizione di centrosinistra, esponendo agli elettori i punti del programma elettorale, evidenziava il progetto di istituire l’assessorato Brindisi Smart e una sorta di Job Center comunale denominandolo “Porta Futuro” e individuando la sede presso Palazzo Guerrieri, al fine di promuovere attraverso fondi pubblici e così come scritto nel programma, “azioni finalizzate a favorire l’occupazione”.
Attraverso le competenze previste dal d.lgs 276/2003 e dal d.lgs 150/2015, la Sua coalizione si proponeva di “esercitare l’attività di intermediazione, ricerca e selezione del personale e di supporto alla ricollocazione professionale”, coinvolgendo “istituzioni pubbliche, rappresentanze sindacali e datoriali, mondo delle imprese per connettere domanda e offerta di lavoro”.
Purtroppo però a tutt’oggi è ormai noto che l’operato dell’amministrazione è stato incentrato principalmente nell’attuazione di politiche in favore dei migranti e continua ad esserlo, considerando che Lei e la Sua maggioranza avete poche ore fa dichiarato alla stampa l’intenzione di mettere ai voti della prossima riunione del Consiglio Comunale un documento che prevede la sospensione degli effetti del Decreto Sicurezza da poco approvato in Consiglio dei ministri e nello specifico la continuazione dei percorsi di accoglienza in favore dei migranti minori non accompagnati, soggetti che in ogni caso troverebbero alloggio in altre strutture preposte a tali scopi.
Sig. Sindaco, la disgrazia che ha sfiorato la vita di quell’uomo dovrebbe farLe chiedere se nell’operato della Sua amministrazione non ci sia stata una ingiustificabile sproporzione nelle scelte finora attuate e se non sia ora che finalmente Lei inizi a fare il Sindaco dei suoi cittadini che continuano a chiedere a gran voce un riscatto per questa città.
La maggioranza che La sostiene ha sempre voluto giustificare a livello nazionale l’esigenza di integrare migranti per contrastare il calo demografico ma qui tra di noi esistono ancora famiglie come quella di quest’uomo che nonostante tutto hanno avuto il coraggio di mettere al mondo ben 3 figli, ma che arrivano poi a commettere gesti disperati perché completamente abbandonati dalle istituzioni.
Sig. Sindaco, è giunto il momento di mettere da parte i diktat della Sua maggioranza e i contrasti ideologici con il governo nazionale e di iniziare a contribuire seriamente al futuro occupazionale ed esistenziale dei Suoi concittadini.
Loredana Siccardi, direttivo Movimento +39
Massimo Ciullo, fondatore Movimento +39
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1 COMMENTO

  1. Signori, il problema lavoro non si risolve in 5 mesi di operato. Anche se il sindaco Rossi si fosse adoperato nell’apertura del predetto sportello ed oggi fosse attivo, non credo proprio che il gesto disperato del disoccupato non sarebbe accaduto.
    Bene ha risposto il sindaco affermando che il Comune non eroga posti di lavoro. Un conto è l’orientamento al lavoro, un conto è dare posti concreti di lavoro.
    Grazie

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