“Memorie disperse – frammenti di storia tra gli ulivi”: il libro di Dario Stomati

Questo testo divulgativo è il frutto di una passione che mi ha portato ad approfondire le mie conoscenze sul periodo alto Medievale nel Salento, con particolare riferimento a una struttura sfuggente e suggestiva, il Limitone dei Greci.Si tratta di una fortificazione costruita, forse dai Bizantini, al tempo dell’invasione longobarda dell’Italia meridionale.L’epoca in questione è povera di fonti scritte e le vicende storiche sono affidate alla narrazione di pochi cronisti contemporanei che hanno infiorato i fatti reali con leggende più o meno realistiche. La regione salentina è stata fortemente provata dalla caduta dell’Impero Romano d’Occidente e dalle guerre di conquista che si sono succedute. La ricostruzione degli eventi che hanno caratterizzato questo periodo è, pertanto, difficile persino per gli addetti ai lavori.Eppure, l’identità culturale di questa terra è fortemente legata ai cosiddetti “secoli bui” dell’alto Medioevo. Le tracce architettoniche e archeologiche sono tuttora presenti sotto nostri occhi.Anzi, più che le nebbie della storia, ciò che ha contribuito maggiormente a deteriorare la memoria storica di quel periodo è proprio la deturpazione del patrimonio archeologico operata negli ultimi decenni.I gioielli architettonici dell’epoca, come il tempietto di San Miserino o di Seppannibale sono in stato di degrado o di abbandono. L’attività agricola intensiva e la cementificazione incontrollata hanno cancellato tracce storiche importanti.L’esistenza del Limitone dei Greci non sarà mai provata o confutata definitivamente, perché non siamo stati in grado di rispettare la nostra identità. Quel che è peggio, non riusciamo ancora a comprenderne l’importanza sul piano economico e sociale. Le iniziative di recupero rimangono fini a sé stesse, a causa dell’amnesia storica e della povertà culturale che caratterizza il nostro territorio.Lo scopo principale di questo testo è la diffusione di informazioni e la sensibilizzazione, non solo rivolte agli appassionati, ma anche e soprattutto a coloro che potrebbero vedere, nella nostra memoria storica, una risorsa per il presente.

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