Luca Mangia

FRANCAVILLA FONTANA – “La sfiducia non passa, il Sindaco Bruno e la sua maggioranza di nuovo salvi grazie a Curto e Attanasi. Nessuna sorpresa, dunque, nella seduta consiliare di ieri, con Progetto per l’Italia che conferma l’apertura di credito verso questa amministrazione, di fatto tenendola in piedi”.

Lo afferma, in una nota, l’avv. Luca Mangia, segretario cittadino di Forza Italia Francavilla Fontana che prosegue: “Ora, tralasciando la scelta, a dir poco incomprensibile , ma certamente legittima, di Attanasi e Curto di non votare la sfiducia, ciò che deve far riflettere sono le dichiarazioni di quest’ultimi.  In particolare, non vi è chi non legga nelle dichiarazioni del Consigliere Curto l’impossibilità per questa amministrazione di portare avanti quelli che sono, almeno nelle parole, i punti fondamentali del suo sbandierato programma politico.  Il Senatore, infatti, non si è limitato a confermare il suo giudizio più che negativo sul Sindaco Bruno e la sua maggioranza, ma è andato ben oltre, affermando e anticipando il suo voto negativo sul Pug, sul campo da golf e sul tempio crematorio.
Se dunque queste sono le prospettive future, ci si chiede, ancora una volta, perché il Sindaco e quello che rimane della sua maggioranza non prendono atto del fallimento di questa esperienza di Governo, e compiono un atto di dignità politica, rimettendosi alla volontà egli elettori?  E ci si chiede ancora, con che coraggio il Pd, che per voce del suo segretario dice di continuare a guardare a sinistra, nega l’ennesimo cambio di maggioranza ed accetta di governare, o meglio, di farsi dettare le condizioni di governo, da quella destra che per vent’anni ha rappresentato, a detta degli stessi, il male assoluto di Francavilla?Tranquilli, con queste domande non si vuol scomodare nessuno, anche perché la risposta è presto data: dopo aver finalmente avuto l’opportunità di governare, pur di non lasciare quelle poltrone si è disposti a tradire i propri elettori, a passare sopra i propri programmi e, cosa ancor più grave, a rinnegare le proprie radici e i propri ideali”.

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