La posizione di Legambiente sull’impianto per il trattamento della frazione organica

BRINDISI – Riceviamo e pubblichiamo una nota di Legambiente Brindisi.

Come è ampiamente risaputo, Legambiente ha sempre giudicato positivamente la realizzazione di un impianto per il trattamento della frazione organica dei rifiuti solidi urbani (FORSU), ma a condizione che l’impianto fosse realizzato a ridosso degli altri esistenti a Brindisi per il trattamento di rifiuti e che fosse un impianto di prossimità, cioè riservato all’utenza della provincia. Legambiente ha anche giudicato favorevolmente la candidatura del Comune di Brindisi in linea con la scelta generale della Regione Puglia di promuovere la titolarità pubblica degli impianti e l’indicazione e l’indicazione di un’area di quattro ettari in contrada Pandi proprio a ridosso degli altri impianti esistenti, ma anche in questo caso deve valere la prescrizione che imponga l’obbligo che l’impianto sia di prossimità. Legambiente non può non confermare le critiche nei riguardi di A2A che evidenzia con chiarezza che il proprio vero obbiettivo sia quello di realizzare nell’area occupata dalla dismessa centrale termoelettrica Brindisi nord un suo impianto per il trattamento della FORSU e non un polo, per altro estremamente contenuto, per la ricerca e la produzione di energia elettrica da fonti rinnovabili. Alle forze politiche (ivi inclusi i candidati brindisini al Parlamento) e sociali, ed anche associative si chiede di vigilare e di assumere una posizione ferma sia sulla localizzazione e sulle dimensioni dell’impianto per il trattamento della FORSU sia su un effettivo piano complessivo di smantellamento, bonifica e riconversione della ex centrale Brindisi nord nel rispetto delle vocazione della Zona Economica Speciale (ZES).

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