Grazie di tutto Santi, brindisino più di tanti

BRINDISI – Sarei felice se, al termine di questo periodo lungo undici mesi, i brindisini prendessero consapevolezza dei diritti e dei doveri dimostrando anche loro pari impegno. Mi auguro che riflettano su quanto accaduto, anche se io non sono qui per dare una lettura politica”. Questo l’auspicio espresso da Santi Giuffrè nel corso della conferenza stampa di presentazione alla città risalente al 30 maggio 2017: osservando gli eventi, non sappiamo se i cittadini e la politica locale abbiano recepito effettivamente questo messaggio, ma questo è un altro discorso.

Sempre nel corso di quella presentazione alla città, Giuffrè promise che avrebbe trasformato Palazzo di Città in un palazzo di vetro e che avrebbe provato a risolvere le problematiche legate ai rifiuti, alla Brindisi Multiservizi e al dormitorio. Si dice che la gente abbia la memoria corta, ma crediamo che in pochi abbiano difficoltà a ricordare il grado di esasperazione raggiunto fino a quel 30 maggio: città ricolma di rifiuti in ogni angolo; lavoratori di Ecologica pugliese e Multiservizi in perenne protesta in Piazza Matteotti; giornalisti che oramai giravano con i codici di diritto amministrativo e di diritto civile appresso, tale era la mole di contenziosi, di pignoramenti presso terzo e chi più ne ha più ne metta che interessavano il Comune; cittadini che si riunivano in piazza per ogni questione perché non sapevano più che pesci prendere.

Qualcuno lo interpreterà come un panegirico, qualcun altro comprenderà che si tratta soltanto di cronaca: sta di fatto che da quel giorno la macchina amministrativa, prima di allora balbettante e spesso costretta a fermarsi nel bel mezzo della strada, ha d’amblée ripreso a correre. Come? Grazie ad un pieno di legalità e trasparenza: il carburante più potente in circolazione.

Questo non è un racconto di Walt Disney, dove il castello avvolto dalle tenebre viene liberato e torna magicamente a risplendere: Palazzo di Città continua ad essere interessato da zone d’ombra, da zone grigie, da incrostazioni che richiedono anni per essere eliminate. La percezione (corroborata dai fatti), però, è che quel palazzo non sia stato mai così trasparente come in questo momento storico e quegli uffici mai così proattivi. Così come quei dirigenti e funzionari mai così autonomi nell’adempimento dei loro compiti: autonomia difficile da ritagliarsi quando il futuro lavorativo dipende dal politico di turno, che qualche volta ha travalicato le sue prerogative di indirizzo e vigilanza, forte della precarietà delle figure tecniche appese al sottile filo delle nomine fiduciarie.

Un contratto a tempo indeterminato non si tramuta automaticamente in una assertività nei confronti delle pressioni della politica, ma certamente l’operazione di stabilizzazione di funzionari e dirigenti attivata da questa struttura commissariale, assieme alla occupazione dei ruoli apicali attraverso procedure concorsuali, miglioreranno di molto la situazione, ed i primi risultati sono già tangibili.

Ma dicevamo anche della produttività degli uffici comunali, che hanno seminato una mole impressionante di provvedimenti i cui frutti si raccoglieranno a stretto giro; politica permettendo.

Il decoro restituito alla città; i finanziamenti regionali ottenuti per chiudere in loco il ciclo dei rifiuti e per implementare la percentuale di differenziata; l’avvio del Piano Urbano della Mobilità Sostenibile; la valorizzazione dei contenitori culturali e dei monumenti; il nuovo modello di accoglienza turistica, dove i vari enti iniziano finalmente ad interloquire fruttuosamente; il coinvolgimento dei privati nel miglioramento dei servizi cittadini e nella valorizzazione dei luoghi; il ritorno in utile del bilancio della BMS e della Fondazione del Teatro dopo anni di sanguinose perdite; l’allontanamento dei “questuanti” e degli affaristi dalle stanze del Municipio; la partecipazione a numerosi bandi regionali ed europei i cui esiti si conosceranno nei prossimi mesi, come ad esempio quelli per il recupero dell’Ostello della Gioventù e della torre costiera di Punta Penne e quelli per la creazione della rete dei parchi: questo e tanto altro in soli 11 mesi.

Qualcuno si è lamentato per la straordinarietà dell’attività di questa gestione commissariale: noi invece ci sentiamo solo di ringraziare le persone che si sono attivate per arrivare a tutto questo, perché solo gente innamorata persa della città avrebbe potuto realizzare tanto.

Un amore per la città che il Commissario prefettizio Giuffrè ed i suoi Sub-Commissari non hanno mai nascosto e che ha consentito di lasciare in dote alla comunità più di quanto tanti amministratori brindisini siano riusciti a lasciare: perché non è importante il luogo di nascita ma sono importanti i valori che ti porti dentro.

Ci scuserà qualcuno, dunque, se considereremo questa settimana non tanto quella che porterà alla nomina del nuovo Sindaco quanto quella del saluto ad un Uomo che ha insegnato a tutti il valore delle Istituzioni e che ha restituito ai brindisini la speranza che sia possibile costruire una Brindisi migliore.

In una città abituata alle lacerazioni, ad alzare a dismisura i decibel delle offese e ad abbassare fin troppo il livello del confronto costruttivo, si spera che il suo approccio fermo, sobrio e costruttivo possa indicare la strada.

Giovedì Giuffrè si congederà dal suo incarico e la parte sana della città si sentirà un po’ più sola. La speranza è che la democrazia riesca a colmare questo vuoto degnamente.

Quello che possiamo fare noi, caro Santi, è solo ringraziarti di cuore per la tua disponibilità e per aver dato tutto te stesso per una comunità della quale adesso, a pieno titolo, sei entrato a farne parte anche tu.

Grazie di tutto Santi, grazie di tutto “Sindaco”.

Andrea Pezzuto

 

 

 

 

 
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2 COMMENTI

  1. non sento di poter partecipare alla apoteosi emergente dalla nota redazionale di compiacimento e di ringraziamento al commissario prefettizio dr. Santi Giuffrè per la particolare avvedutezza nella gestione del Comune. Vi sono fatti ed atti amministrativi apprezzabili, ma risultano provvedimenti commissariali, specie di straordinaria amministrazione, dei quali i nuovi amministratori hanno il dovere di essere posti a conoscenza per informare. Per opportuna scelta, ho deciso di rinviare a dopo il ballottaggio, qualunque sia l’esito, un intervento per meglio precisare questa mia posizione e per eventualmente offrire le mie riflessioni sull’operato gestionale del commissario prefettizio che, talvolta, mi sembra invasivo di fumus di danni erariali.
    Brindisi, 19/06/18 Franco Leoci

  2. Sono daccordo con l’analisi fatta da Pezzuto e non e’ apoteosi se si pensa che il tutto e’ avvenuto in appena 11 mesi. Vedremo la nuova amministrazione cosa fara’ nei prossimi 11 mesi. Se la nuova gestione sara’ trsparente prendendo il buono fatto dalla gestione commissariale,aggiungendo programmi e propositi propri,il risultato sara’ ottimo. Se Invece il nuovo Sindaco dovesse copiare nella propria megalomania il Consales,addio speranza. Speriamo di no. Brindisi merita altro.

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