porto panoramica

Le precondizioni  di un profondo cambiamento

La prossima elezione amministrativa potrà rappresentare una occasione importante per un cambiamento di rotta se nella politica locale si farà strada la persuasione che  la democrazia  non potrà produrre profonde e autentiche innovazioni se non si riuscirà a radicare nell’elettorato i valori di giustizia, trasparenza e corretta gestione della cosa pubblica.

Ciò che occorre è una rappresentanza politica che ponga come primo obiettivo programmatico una metodologia di governo partecipato in cui i cittadini siano chiamati frequentemente al confronto ed alla proposta. Ed in questa ottica impegno primario di quanti (singoli, partiti o gruppi) vogliono imprimere una effettiva svolta alla politica locale deve essere quello di promuovere la capacità  propositiva della popolazione sostenendo l’attività di tutte le agenzie educative a partire da quelle   impegnate a favorire la crescita culturale dei cittadini. Brindisi potrà risorgere solo se riuscirà a diventare la città della partecipazione, dalla crescita  democratica e del riscatto sociale.

Chi si candida o accetta la candidatura alla guida della città dovrebbe attestare l’inesistenza o la rimozione di situazioni che possano configurare conflitti di interesse per dimostrare che l’unica ragione del suo impegno politico è il servizio al bene pubblico in ottemperanza al dovere, sancito dall’art. 54 della Costituzione, per il quale “i cittadini cui sono affidate funzioni pubbliche hanno il dovere di adempierle con disciplina ed onore”.

Cenni di impegno programmatico

Il Forum in questi anni ha ripetutamente denunciato le gravi carenze riscontrate dai cittadini in diversi  ambiti di intervento dell’amministrazione comunale. Sulla base di tali evidenze richiamiamo l’attenzione di quanti vorranno impegnarsi nella prossima competizione elettorale sulle seguenti linee :




  • rinnovare profondamente la macchina burocratica in termini di efficienza e di trasparenza; ampliare i campi e le modalità di attuazione della trasparenza amministrativa  regolamentando i diversi rapporti dei cittadini con l’Amministrazione Comunale; prevedere nello Statuto Comunale l’Assemblea dei Cittadini e la Proposta di Deliberazione al Consiglio Comunale, effettuando la pratica del bilancio partecipato,  riducendo  al minimo le spese di rappresentanza  ed evitando  gli sprechi ;
  • operare il rilancio della cultura, intesa come capacità critica di interpretare i dati della realtà e quindi come condizione per un corretto esercizio della democrazia, promuovendo ogni utile iniziativa d’intesa con la scuola e con tutte le agenzie educative comprese quelle con finalità religiose;




  • promuovere un modello di economia locale ispirato  alle direttive   costituzionali   sostenendo la ricerca di politiche di sviluppo del meridione . Un modello diverso da quello di matrice neoliberista  largamente fondato sui grandi insediamenti industriali che non hanno risolto l’annosa questione occupazionale ed hanno per contro provocato enormi guasti ambientali. Nessuno pensa di prescindere dal comparto industriale nel pianificare lo sviluppo sostenibile del territorio ma è indispensabile uscire dalla logica dei grandi impianti che hanno solo seminato illusioni creando aspettative rimaste puntualmente insoddisfatte. Innovazione, tecnologie avanzate, biotecnologie ed ecompatibilità ambientale devono essere il fulcro del rilancio del comparto industriale. C’è bisogno insomma di una economia che renda ambientalmente compatibili gli impianti esistenti e nel contempo favorisca le vocazioni e le risorse locali: attività portuali, turismo, distretto aereospaziale e nautico, agricoltura, terziario, manifatturiero, artigianato ed in genere piccole e medie imprese. Col successo ottenuto da un vasto e consapevole movimento di opinione nella lotta contro il rigassificatore si è scongiurato il peggio ma ora si deve costruire una economia migliore che produca lavoro e tuteli la salute dei cittadini;
  • definire finalmente un piano urbanistico generale che punti alla riduzione del consumo di suolo e alla riqualificazione urbanistica e territoriale;
  • favorire il recupero urbanistico di spazi abbandonati nella città attraverso il loro rinverdimento soprattutto nei quartieri periferici e a maggior tasso di emarginazione sociale, come contrasto al degrado urbano e come strumento di miglioramento della salute nella sua accezione più ampia buona vita anche attraverso la promozione di investimenti pubblici e privati intesi alla valorizzazione della costa e al risanamento di alcune zone del centro storico e delle periferie;
  • intervenire sulla emergenza abitativa che riguarda sia cittadini italiani che stranieri attraverso provvedimenti urgenti non esclusa, in casi di particolare gravità e quando ne ricorrano le condizioni di legge, la requisizione temporanea di immobili  non adibiti ad apprezzabili utilizzazioni in un quadro segnato dalla utilizzazione dei beni sequestrati alla mafia;




  • tutelare e promuovere le bellezze naturali, non accrescere la quantità di suolo occupato, consentire lo sviluppo di orti pubblici, preferire il recupero alla cementificazione, valorizzare i beni monumentali; recuperare il Collegio Tommaseo, l’ex base NATO e il Castello Alfonsino a funzioni di pubblica utilità anche nella previsione di un intervento privato; sviluppare il marketing territoriale per un turismo culturale e vacanziero;
  • redigere un piano della mobilità in cui si favoriscano i mezzi pubblici per migliorare la qualità della vita riducendo l’inquinamento urbano, creare aree pedonali in tutti i quartieri nonchè facilitare i collegamenti con i luoghi della formazione e dall’assistenza socio sanitaria nella città mediante la mobilità pubblica;
  • attrarre attività industriali non inquinanti e di ricerca semplificando gli adempimenti burocratici e pensando a facilitazioni fiscali nonchè utilizzando al meglio le potenzialità fornite dalla Cittadella della Ricerca;
  • concordare con le competenti autorità governative gli interventi per accrescere e tutelare al meglio le misure di sicurezza pubblica attraverso un maggiore controllo del territorio che non può essere assicurato solo con gli strumenti della videosorveglianza dal momento che richiede anche adeguati servizi di pattugliamento ed un affinamento dei servizi informativi;
  • esigere la bonifica dei siti inquinati utilizzando al meglio i fondi disponibili;
  • puntare al miglioramento delle attività di controllo sulle emissioni industriali e del controllo costante delle condizioni di salute della popolazione anche attraverso un continuo aggiornamento dei dati epidemiologici;
  • esercitare in maniera competente l’attività di controllo che la legge attribuisce al Comune nei riguardi della Servizio Sanitario locale perché siano rimossi i disagi all’utenza e siano disponibili le migliori attività di prevenzione, diagnosi e cura;
  • favorire la cultura del riuso dei rifiuti attraverso la creazione di impianti ad hoc;
  • promuovere le attività culturali , artistiche e sportive prevedendo anche una loro allocazione nei quartieri a maggior rischio di emarginazione come strumento di intervento sociale.

Brindisi, 7 marzo 2018

                                              FORUM AMBIENTE, SALUTE E SVILUPPO

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