BRINDISI – Dichiarazioni al vetriolo quelle rilasciate da Tony D’Amore, presidente della Confesercenti, nel corso della conferenza stampa tenutasi questa mattina presso la sede dell’associazione di categoria. L’incontro è stato voluto per rispondere alle esternazioni del neo assessore Raffaele De Maria, il quale, in nome di una (presunta) maggiore trasparenza, ha chiesto di sospendere e rivedere gli accordi precedentemente chiusi dall’uscente assessore Cosimo Laguercia con la Confesercenti e con le altre associazioni di categoria.

Il presidente, carte alla mano, ha ribadito l’esistenza di due Protocolli d’intesa: il primo, datato 29 giugno, sottoscritto tra la Confesercenti ed il Comune; il secondo, datato 22 luglio, sottoscritto anche dalla Confcommercio e dalla Camera di Commercio.

D’Amore si è detto notevolmente sorpreso per le dichiarazioni di De Maria, in quanto lo stesso, in qualità di capogruppo dei Cor in Consiglio comunale, ha avallato il contenuto ed i termini dell’accordo. A seguito di tale preambolo, il presidente ha chiesto le dimissioni dell’assessore.

D’Amore ci ha tenuto, poi, a spiegare i motivi per i quali si è partiti con netto anticipo: “Quest’anno, di concerto con il sindaco e con l’ex assessore Laguercia, si è pensato di partire prima in modo tale da avere a disposizione maggiore possibilità di scelta tra i servizi da offrire per il Natale brindisino e per aumentarne, di conseguenza, la qualità; si è deciso, inoltre, di anticipare l’inizio del mercatino per venire incontro alle esigenze dei commercianti. Tutto questo è stato formalizzato attraverso un Protocollo d’intesa tra le parti, dove il Comune si impegnava a stanziare 40.000 Euro, e noi 16.000 Euro. Con il pagamento di 4.000 Euro di Tosap, però, è come se il Comune spendesse 36.000 Euro e noi 20.000 Euro.  Abbiamo coinvolto tutte le associazioni, ovvero la Camera di Commercio, la Confcommercio e l’Adoc (quest’ultima, seppur non appare tra i sottoscrittori del Protocollo, dovrebbe essere impegnata nell’organizzazione di un paio di iniziative). Il contributo di queste associazioni si limiterà ad un sostegno morale ed organizzativo. Il canovaccio delle iniziative – ha detto ancora D’Amore – rimane quello degli ultimi 10 anni, durante i quali abbiamo sempre riscosso grande successo. Quest’anno, a differenza di quello trascorso, oltre a 10 giorni in più di iniziative, abbiamo previsto un maggiore battage pubblicitario, una più numerosa presenza degli artisti di strada, la presenza di un info point, un concorso per premiare le vetrine più belle e la predisposizione di una fidelity card. Con l’Adoc, poi, si era pensato di riattivare l’iniziativa delle ‘domeniche a pranzo’, in modo tale che la gente possa vivere il centro storico come è abituata a fare con i centri commerciali.  Tra l’altro il mercatino di Piazza Vittoria non è assolutamente concorrenziale, in quanto la distinzione merceologica rispetto all’offerta proposta dai commercianti dei corsi è palese. Non si spiegherebbe, viceversa, il successo decennale che abbiamo ottenuto”.

D’Amore ha poi concluso il suo intervento rincarando la dose: “Massima stima per il sindaco Carluccio, la quale è chiamata, però, a dare un segnale forte al suo assessore, il cui vuoto di memoria è davvero preoccupante. Tra l’altro De Maria vorrebbe che la Confesercenti partecipasse con un contributo economico ancora maggiore, il che è assurdo ed impossibile. Noi abbiamo già anticipato delle spese, forti del mandato ricevuto dall’amministrazione comunale. Abbiamo preso un impegno per 3.000 Euro con l’Enel, a cui si aggiungono i 4.000 Euro di Tosap e le spese per il lavoro svolto dall’agenzia pubblicitaria, la quale sta già inviando i vari preventivi per la campagna pubblicitaria. Inoltre, per S. Martino stiamo già organizzando una serata all’insegna del vino presso la piazzetta della Chiesa del Cristo.  A fronte di quanto esposto, dichiaro pubblicamente di non volere avere più niente a che fare con De Maria, del quale chiedo a gran voce le dimissioni”.

Infine una stoccata a D’Attis ed una all’amministrazione comunale: “D’Attis si dice d’accordo con la richiesta di De Maria di esigere maggiore trasparenza. In realtà, non so di cosa parli dato che le iniziative previste nel programma ricalcano fedelmente quanto già realizzato dall’amministrazione della quale era vice-sindaco.

Il centro, intanto, si presenta insicuro e sporco, l’amministrazione pensasse anche a lavorare su questi problemi”.

Non resta che attendere la prossima puntata di quella che è diventata a tutti gli effetti una telenovela.

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Andrea Pezzuto
Redazione

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