BRINDISI – Arrivano buone notizie per la cultura brindisina, in particolare per l’università.

Ieri mattina, infatti, il Cda dell’Università del Salento ha deliberato a favore della nuova convenzione con il Comune di Brindisi per un altro triennio.

La revisione degli importi, che consentirà al Comune un notevole risparmio, è stata possibile grazie ad una ritrovata sinergia tra Ente ed Unisalento, incentrata sul mantenimento dell’offerta formativa e di tutti i servizi per gli studenti, ottimizzando i costi.

La nuova convenzione, oltre a prevedere il mantenimento dei corsi attivi, recentemente potenziati con le nuove specializzazioni sviluppate in collaborazione tra Unisalento e Politecnico di Bari, conterrà il potenziamento della promozione dei corsi sul territorio, iniziative per l’orientamento degli studenti in uscita dalle scuole superiori, la realizzazione di convegni e dibattiti scientifici, e l’attivazione di due nuovi master a partire dal prossimo anno in InterAteneo con Bari.

Pertanto, l’Ateneo leccese ancora presente sul territorio, nonostante che la disastrosa gestione commissariale dell’Unisalento avesse manifestato ad ottobre l’intenzione di chiudere i corsi a Brindisi.

“Il Cda di Unisalento – afferma ai nostri microfoni Marco Stasi, consigliere comunale di Noi Centro, con deleghe alle politiche giovanili ed Università – ha approvato ieri il nostro nuovo schema di convenzione. Uno schema che vuole rilanciare l’offerta formativa. L’anno prossima ci sarà un nuovo corso fatto dal Politecnico di Bari, in sinergia con l’Università del Salento. Ed è la prima volta del Politecnico barese qui a Brindisi. Nella nuova convenzione abbiamo ottenuto una maggiore attenzione verso l’orientamento. Avremo una convegnistica più presente nel territorio, che consentirà a studenti e cittadini di fruire in un dibattito scientifico”.

Stasi parla anche di futuro: “Abbiamo l’impegno – prosegue il consigliere di maggioranza – di Unisalento di avviare due nuovi master. Stiamo valutando quali possono essere i percorsi migliori per il nostro territorio”.

Ciò prevede anche l’utilizzo di alcune strutture comunali, messe a disposizione da Palazzo di Città: “Nei nuovi accordi – conclude Stasi – sia con Bari che con Lecce, vogliamo mettere a disposizione le sedi che fanno parte del patrimonio comunale. Abbiamo pensato a Palazzo Nervegna, alla zona vicino al Duomo, che potrà essere riutilizzata a questi fini”.

Dunque, un passo avanti è stato fatto in termini di cultura. Un passo che dovrà servire da linea guida verso un futuro universitario cittadino migliore rispetto al passato.

Tommaso Lamarina
Redazione

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