BRINDISI – Interrogazione con richiesta di risposta in aula da parte del gruppo consiliare dei Conservatori e Riformisti al sindaco Angela Carluccio e, per conoscenza, al presidente del Consiglio comunale Pietro Guadalupi.

Oggetto della interrogazione è l’art. 4, comma 4 della legge n. 104 del 1990 che dispone “per i comuni con popolazione fino a 100mila abitanti, in cui insistono insediamenti militari (caserme, depositi o altre infrastrutture militari), entrate ordinarie da parte dello Stato facendo riferimento, oltre che al numero degli abitanti, anche a quello del personale militare presente, che viene considerato a tal fine, come popolazione residente (uguale trattamento viene riservato ai comuni che ospitano Basi Nato o di Paesi alleati).

Nell’interrogazione, si legge che, premesso quanto sopra e premesso anche che “la città di Brindisi ospita diversi insediamenti militari oltre che una Base Onu e che il comma 2 dell’art. 4 della citata legge prevede un contributo annuo in favore delle regioni maggiormente oberate dai vincoli e delle attività militari da destinarsi alla realizzazione di opere pubbliche e servizi sociali nei comuni nei quali le esigenze militari incidono maggiormente sull’uso del territorio” e considerato che “quanto disposto dall’art. 5, comma 1 della citata legge e, cioè, che il Ministro della Difesa è tenuto a riservare una quota delle forniture e delle lavorazioni richieste dalle esigenze dei reparti militari insediati nel territorio, alle imprese commerciali, industriali ed artigiane ivi ubicate, compresi eventuali loro consorzi provvisori, appare estremamente interessante per l’economia del territorio e considerato che, in un periodo economicamente difficile per le amministrazioni locali, le opportunità offerte dalla citata legge rappresenterebbero una boccata d’ossigeno per il bilancio comunale e probabilmente una minore pressione fiscale per i cittadini”.

Tutto ciò premesso e considerato il gruppo consiliare dei Cor (Pietro Siliberto, Consiglia Tau, Marina Miggiano e Luca Volpe) interrogano il sindaco per conoscere: se il comune non fruisce di tali benefici, quali iniziative si intendono porre in essere affinché questo ristoro venga attuato sul territorio Comunale; se il Comune di Brindisi beneficia delle disposizioni previste dalla legge n. 104/90 e in caso affermativo, dove sono destinate tali risorze, considerando che sono previsti stanziamenti ministeriali per circa 25 milioni di euro l’anno; se non ritiene opportuno, inoltre, rendere noto agli imprenditori locali se sono state rispettate le quote riservate agli operatori del territorio, cosi come contemplato dalla legge in premessa.

 

Redazione




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