Colpo Gobbo: # NON STA ANDANDO TUTTO BENE – di Bastiancontrario

E’ LA SOLITA STORIA DELL’OTTIMISMO DELLA VOLONTA’ DI BERE UN DRINK E DEL PESSIMISMO DELLE REGIONI. Ed anche dei Comuni. Governatori e sindaci sono incazzati neri dopo essersi resi conto che il popolo vagante, con alla testa le tribù degli Aperitinoidi e dei Runneri correnti, stanno attentando alla felice riuscita della fase 2. Poi ci sono anche i fenomeni da tastiera, ormai quasi tutti convertiti al complottismo. Costoro non sono seguaci dei luminari della scienza ma di qualche isolato mitomane che arringa la folla di facebook con concioni strampalate prive di ogni fondamento. Addottorati da simili maestri, i ribelli all’ortodossia medica hanno sposato la causa del no vax e del “Riapriamo tutto” e, da provetti virologi-infettivologi-epidemiologi, discettano tutti quanti appassionatamente su cose di cui non capiscono non dico un tubo ma nemmeno un tubettino, quello che mangiano il venerdì con le amate cozze. Per loro, scettici seriali, in tutta questa faccenda gatta ci covid … Non è che non va solo dal punto sanitario, ma anche da quello della macchina governativa e pure dal punto di vista sociale. Sorvolo sulle castronerie di massa di Pinuccio Conte, Colao meravigliao e del divo Arcuri &C. perché ci vorrebbe un articolone a parte (un solo esempio: il megamanagersupergalattico Mimmo Arcuri non sa neppure stipulare un contratto di fornitura. Eppure qualsiasi funzionario che si occupa di contratti sa che ci sono due clausole onerose imprescindibili che inchiodano i furbetti: a) termine perentorio di consegna; b) penale secca irriducibile dal magistrato. Andiamo avanti, sorvoliamo i pietosi, ingiustificabili ritardi di erogazione fondi da parte dell’INPS e delle Banche (Presidente Conte, il suo appello a “fare un atto d’amore” è stato inopportuno quanto ridicolo: i banchieri non fanno l’amore”, contrattano solo … prestazioni a pagamento). Quando il tragico diventa ridicolo, allora prende il nome di grottesco. Veniamo alla bomba innescata: Il sociale. Come è noto, c’è un grande disagio, già scivolato nell’indigenza e nella disperazione, di una moltitudine di soggetti deboli appartenenti a varie categorie. Ma, dramma nel dramma, ci sono molte categorie di poveracci completamente oscurate per una forma di ipocrisia piccolo borghese-perbenista. Infatti, accanto a parrucchieri, estetiste, baristi, ristoratori, commercianti, artigiani, titolari di palestre e discoteche, musicisti, attori, tecnici, partite iva ecc. ci sono i derelitti, gli emarginati della casta più infima: I Paria d’Italia. Ai soliti barboni cartonati e mendicanti da soglia chiesastica, si aggiungono posteggiatori abusivi senza automobilisti da molestare, ladruncoli disoccupati da più di due mesi, scippatori in crisi di astinenza, zingari in depressione, rapinatori frustrati. Per non parlare dei borsaioli che possono lavorare solo con la borsa nera e degli spacciatori che sono alla cannabis del gas. E le lavoratrici autonome di prestazioni sessuali, sia quelle che ricevono nel proprio “studio”, sia quelle a domicilio o da asporto in car con selleria ribaltabile? Avete pensato alla loro tragica sopravvivenza? Penso che la ministra Bellanova, che ha il cuore d’oro di Ceglie, presto presenterà un progetto di legge per regolarizzarle. Nel frattempo sono costrette a battere nei pressi della Caritas, visto che non ci sono più i generosi prelati di una volta, che le tenevano caritatevolmente seco per educarle e redimerle … Sì, non sta andando tutto bene ma forse dobbiamo accontentarci perché potrebbe andare addirittura peggio!

Bastiancontrario

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