Antonio Cristofaro, coach vincente e silenzioso della Dinamo Basket Brindisi – di Dario Recchia

Le vittorie non avvengono mai per caso! Questa è stata la frase più ricorrente che abbiamo letto in queste ore sui vari canali social in relazione alla vittoria della Limongelli Dinamo Basket Brindisi nel campionato di C Gold. Una società che in pochissimi anni (nata nel 2015 ma che a causa del covid non ha potuto disputare due campionati) è passata dal campionato di Prima Divisone alla serie B Interregionale (campionato Nazionale) con una serie di risultati sbalorditivi. Cinque campionati vinti sul campo, una promozione per meriti sportivi e la presenza tutti gli anni nei playoff (conquistata anche nella stagione prematuramente terminata a causa della pandemia) fanno di questa società di basket un punto di riferimento nel panorama cestistico regionale. Molto merito va alla proprietà che sin dal primo giorno ha messo le basi per una crescita continua e costante puntando sulla comunicazione, sulla distribuzione dei compiti attraverso una struttura societaria di categoria superiore e sulla passione di chi, ogni giorno, si spende per cercare di ottenere sempre il risultato migliore. Sono anni che la Dinamo ha un organigramma che va dal Direttore Generale al Direttore Sportivo, il Team Manager, l’addetto stampa, il Dirigente Accompagnatore, l’Addetto Arbitri e così via. Un capo allenatore, un vice, un assistente, un preparatore atletico, un medico, una struttura fisioterapica su cui poter contare e tanto altro ancora. Il merito, come anticipato, va al presidente Teodoro Marrazza che insieme ai suoi soci (Angelelli, Carparelli, Spada, Colelli, Mazzeo, Francioso, Greco) si spendono tutti i giorni per non far mancare mai nulla ai giocatori ed ai tanti sponsor che dal primo momento hanno sempre sostenuto questo sodalizio .
Tutto questo però è stato possibile grazie al capo allenatore Antonio Cristofaro, ormai con la Dinamo da più stagioni che con la sua professionalità, il suo lavoro sempre a fari spenti è uno dei principali autori di questo miracolo sportivo. Antonio ha una storia cestistica che non ha bisogno di presentazioni. Da giocatore può vantare ben 4 finali nazionali giovanili e 12 campionati di serie B. Poi la trafila da allenatore con le leve giovanili della Happy Casa Brindisi con 3 titoli regionali vinti, 1 finale nazionale e 2 partecipazioni alla Next Gen.
E’ in sella della Dinamo Brindisi da 4 stagioni ed ha salutato poche settimane fa la presenza numero 100 (ben 103 per la precisione) con oltre 70 successi all’attivo. Nelle ultime due stagioni tra la serie C Silver e la C Gold ha collezionato 48 vittorie su 58 partite con un filotto di 11 vittorie consecutive tra fine campionato e playoff in questa stagione. Inoltre, per non farsi mancare nulla, ha fatto un percorso netto con gli under 19 Dinamo Platino con un filotto di 15 successi su altrettante partite tra stagione regolare e fase ad orologio vincendo il titolo regionale.
Si dice spesso che a volte i numeri parlano da soli … quelli di coach Cristofaro sono lì sotto gli occhi di tutti!!!
Sono in società dal 2016 ed ho visto la crescita della stessa. Ho potuto altresì apprezzare il lavoro del “mio” coach che non ama i social, non vuole stare mai sotto i riflettori preferendo il profumo del parquet. Al suo fianco in questi anni ci sono stati Danilo Liuti, Gianmarco Capoccia, e da questa stagione Marco Lozito e Francesco Puce nel ruolo di assistenti e tutti possono testimoniare la grande professionalità di Antonio. Anche Enzo Battista, il preparatore atletico della società, tesse da sempre le lodi di un tecnico bravo ma sopratutto che preferisce lavorare di gruppo. E giuro che ad oggi non ho ancora trovato un giocatore under o senior che sia che abbia mai parlato male di lui. Poche parole ma con un carattere di oro Antonio è il classico allenatore moderno che non lascia nulla al caso ma che lavora molto sui rapporti personali con i suoi atleti. Se sei bravo giochi senza guadare alla carta d’identità e sono tanti i giocatori cresciuti esponenzialmente sotto la sua gestione. Ho imparato nel corso del tempo a riconoscere i suoi silenzi e gli sono stato sempre vicino nei momenti di difficoltà insieme agli altri dirigenti. Perché per noi una squadra è una famiglia, ma non solo a parole. Ecco perché anche domenica nell’ultima sfida a Castellaneta che ha decretato la promozione in serie B abbiamo dato spazio, come ogni finale che si rispetti, ai nostri riti scaramantici prima del match. Che ovviamente non scopriremo neppure oggi!!!
Se la Dinamo in questi anni ha vinto molto lo deve tanto a lui, al suo gioco fatto di tanto lavoro in palestra, la preparazione maniacale delle gare ed il suo gioco fatto di difesa forte e gioco in velocità. La Dinamo gioca bene e diverte, in tanti lo hanno scritto in questi anni ma oggi più di ieri è giusto riconoscere ad Antonio i suoi meriti, quelli che molti “pseudo allenatori” che non allenano più dal’età della pietra non gli hanno mai riconosciuto. Ma questa è un’altra storia che al nostro allenatore non frega nulla, per lui è importante la famiglia, sua moglie Luisa ed i tre piccoli figli, la sua Dinamo e la sua passione per il padel dove, vi assicuro per esperienza diretta, è forte anche lì!!!

Dario Recchia
Giornalista e General Manager Dinamo Basket Brindisi

 

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