OSTUNI –  Ha tentato di soffocare la convivente con la tendina della doccia. In manette il 30enne di Ostuni Damiano Greco, arrestato e posto ai domiciliari – ma poi rimesso in libertà – dagli agenti del Commissariato della Città Bianca per aver minacciato ed aggredito la sua compagna, poi finita al Pronto Soccorso.

Damiano Greco
Damiano Greco

L’episodio è avvenuto venerdì sera e sono stati alcuni vicini della coppia a chiamare la Polizia, spaventati per le urla che provenivano dall’appartamento dei due. Giunti sul posto, gli agenti hanno trovato la donna in lacrime, col volto tumefatto e dolori su tutto il corpo che, a stento, si reggeva in piedi. Chiamato il 118, la vittima è stata condotta in ospedale dove le è stata diagnosticata una prognosi di 21 giorni, salvo complicazioni.

Contestualmente, gli agenti hanno rintracciato l’uomo è stato condotto in Commissariato.

Gli accertamenti hanno poi consentito di ricostruire l’accaduto che, scaturito da una lite tra i due, era poi degenerato nella violenta aggressione. Difatti l’uomo, fuori di sé, aveva costretto la compagna a rifugiarsi in bagno dove, terrorizzata, si era chiusa a chiave per sfuggire alla sua furia.

Ma Greco era riuscito a sfondare la porta a calci e, dapprima ha cercato di soffocarla con la tendina della doccia, poi l’ha colpita in testa col phon, mentre col filo dell’elettrodomestico ha provato a strangolarla senza riuscirci solo per l’opposizione della vittima che, fortunatamente è riuscita a sfuggirgli ma solo per pochi attimi. Raggiunta nuovamente, è stata scaraventata con un forte calcio al ventre e di nuovo colpita con pugni e testate in pieno viso, rincarando la dose, e rivolgendole la frase del tenore “tu da qui non esci viva”.

Quasi del tutto tramortita, la donna è riuscita però a scappare di casa e a trovare riparo presso un vicino, dietro la cui porta di casa l’aguzzino ha provato in tutti i modi a farsi largo, ma invano.

L’intervento dei poliziotti ha posto fine all’incubo.

Raggiunti gli uffici di Polizia,è stato informato il Sostituto Procuratore della Repubblica di turno presso la Procura della Repubblica di Brindisi, Dottoressa Simona Rizzo che, condividendo appieno le evidenze probatorie acquisite nonché la gravità dell’accaduto, preso atto della mancata volontà della vittima di denunciare il suo amore malato, ma ravvisata comunque l’elevata possibilità di ripetizione di aggressioni ai suoi danni da parte del compagno, ha disposto che Greco fosse ristretto in regime di arresti domiciliari presso una abitazione diversa da quella della donna, a disposizione dell’Autorità giudiziaria per le valutazioni di pertinenza.

Nella giornata di ieri, il Giudice per le indagini preliminari, ha convalidato l’arresto in flagranza di reato e, sottolineando il positivo effetto deterrente e rieducativo dell’arresto dell’uomo, lo ha rimesso in libertà, “ammonendolo severamente al mantenimento di una condotta di vita non equivoca ne lesiva dell’integrità psico-fisica della vittima nel corso del prosieguo dell’iter giudiziario a suo carico”.

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