Affidamento gara per servizio raccolta rifiuti, anche la Teknoservice presenta ricorso. I lavoratori sono preoccupati per il proprio futuro

Comune di Brindisi

I prossimi giorni saranno cruciali per il subentro della nuova azienda affidataria del servizio di raccolta dei rifiuti, ma c’è preoccupazione tra i dipendenti a causa di presunti errori e incertezze nei documenti di gara riguardanti i costi del personale. I lavoratori temono che tali inesattezze possano comportare una penalizzazione dei loro stipendi, una situazione che non possono accettare. Inoltre, sembrerebbe esserci una previsione sbagliata riguardo al numero di personale, con una significativa riduzione rispetto all’accordo stabilito tra enti territoriali e di governo, che prevedeva 230 unità nella platea storica.

Tutti questi aspetti stanno causando disagio tra i lavoratori e preoccupazione nelle loro famiglie, con il rischio per l’appaltatore di dover affrontare conseguenze rispetto a situazioni che non conosceva appieno.

Di fronte a queste preoccupazioni, il consigliere comunale del PD Francesco Cannalire ha chiesto al Sindaco Marchionna di approfondire tutti gli elementi elencati nell’interrogazione presentata e di adottare misure atte ad evitare che siano sempre i lavoratori a pagare le conseguenze di scelte “che non rispecchiano la realtà dei fatti. La trasparenza e la tutela dei diritti dei dipendenti devono essere garantiti in questa delicata fase di transizione”. Ancora prima, la FIADEL di Brindisi (organizzazione sindacale rappresentativa dei lavoratori del settore di igiene urbana) aveva annunciato pubblicamente la volontà di rivolgersi alla Procura della Repubblica presso il Tribunale di Brindisi per segnalare presunti illeciti penali da parte di dirigenti comunali e consulenti esterni riguardanti il bando di gara per l’affidamento del servizio di raccolta dei rifiuti. “Sebbene la nuova Amministrazione comunale non sia coinvolta nell’indizione e gestione della procedura – si leggeva nella nota – essa dovrà comunque affrontare gli effetti dell’aggiudicazione, poiché sono emerse gravi incongruenze nel bando di gara, nel piano industriale e nel capitolato speciale d’appalto”. La FIADEL sostiene che il costo del personale stimato dal Comune sia insufficiente a coprire i costi reali, e che vi sarebbe omissioni e discrepanze riguardanti la platea storica dei dipendenti e altre voci di spesa. L’organizzazione sindacale ritiene che l’appaltatore potrebbe trovarsi costretto ad integrare i costi del servizio a causa delle incongruità presenti nei documenti di gara, e si dice preoccupata per la qualità del servizio e i diritti dei lavoratori, annunciando una lotta per la tutela dei diritti dei lavoratori e la salute dei cittadini nell’autunno a venire.

Nel frattempo, è emersa un’altra novità: La Teknoservice di Piossaco (Torino) ha avviato una battaglia legale contro il Comune di Brindisi e la Teorema Spa, dopo essersi classificata al secondo posto nell’appalto per il servizio di raccolta e trasporto dei rifiuti solidi urbani. I legali dell’azienda piemontese, rappresentata dagli avvocati Anna Floriana Resta, Raffaele Giuseppe Orofino e Angelo Giuseppe Orofino, hanno presentato un ricorso al Tar di Lecce chiedendo l’annullamento di tutti gli atti e i provvedimenti adottati durante la procedura di assegnazione dell’appalto. Non solo. La Teknoservice richiede l’adozione di misure cautelari per la tutela della propria posizione. Il contendere riguarda l’appalto per il “servizio di raccolta e trasporto dei rifiuti solidi urbani e rifiuti assimilabili da avviare a smaltimento/recupero, raccolta differenziata e di ulteriori servizi accessori per la tutela dell’ambiente”.

Il Comune di Brindisi aveva assegnato definitivamente l’appalto alla Teorema Spa di Acquaviva delle Fonti (Bari) lo scorso 27 giugno, la quale aveva ottenuto un punteggio di 87,77 con un ribasso del 4,3 percento rispetto all’importo a base d’asta. La Teknoservice si era classificata al secondo posto con un punteggio di 78,29 e uno scarto dello 0,83 percento.

L’azienda piemontese sostiene di aver subito un torto e, a sua volta, chiede l’inefficacia del contratto eventualmente stipulato tra il Comune di Brindisi e la Teorema Spa, proponendosi come possibile subentrante. Secondo quanto sostenuto nel ricorso, l’offerta tecnica presentata dalla Teorema Spa non rispetterebbe alcuni requisiti previsti dal capitolato speciale d’appalto.

In precedenza, un altro ricorso era stato presentato dalla Ciclat Trasporti Ambiente Scarl, la quale aveva ottenuto l’ultimo posto nella graduatoria. Tuttavia, il Tar di Lecce e il Consiglio di Stato avevano respinto le istanze della società ravennate, confermando la legittimità del procedimento adottato dal Comune di Brindisi.

Ora, l’attenzione si sposta sulla Teknoservice, che spera di ottenere giustizia nel ricorso presentato al Tar di Lecce e di vedere riconosciuti i propri diritti riguardo all’appalto dei rifiuti.

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