BRINDISI – Il tunnel della vergogna e, da qualche settimana, anche della paura.
Questo è il sottopasso che collega via Tor Pisana, nel rione Commenda, al centro di Brindisi. E’ comodo; usato dai più per raggiungere, a piedi, in breve tempo il cuore della città. Un percorso tanto utilizzato dovrebbe essere pulito, funzionante e, soprattutto, sicuro. Non a Brindisi, dove è tutto il contrario di tutto.
Questa è la città, purtroppo, de ‘la pezza a culori’. Qualsivoglia aggiustamento, miglioria e/o intervento da chi di dovere, arriva, puntualmente (neppure tanto così ‘puntuale’, poi), esattamente dopo segnalazioni, disagi e/o episodi di violenza. E’ stata oggetto di tanta discussione proprio la violenza sessuale ai danni di un ragazzo da parte di extracomunitari, qualche settimana addietro, poco fuori questo sottopassaggio. Al che, Istituzioni ed opinione pubblica si sono mobilitati solo nell’arco delle successive ore, in perfetto stile italico, lasciando, poi, il luogo incriminato abbandonato a sè stesso, anzi in mano a incivili e delinquenti.
Infatti, come testimonia la foto, il ‘tunnel della vergogna’ è ancora una volta allo stato brado. Iniziamo col dire che le telecamere di sorveglianza non sono funzionanti, in quanto fuori servizio dopo l’allagamento di qualche mese fa; i cestini per la raccolta dei rifiuti sono ‘magicamente’ spariti e, laddove esistenti, stracolmi di immondizia (e del loro svuotamento dovrebbe occuparsene la Multiservizi). Inoltre, potete vedere che parte del sottopasso è al buio, per mancanza di luci. Ciò comporta, dunque, sempre meno sicurezza.
Pertanto, neppure l’episodio di violenza sessuale è servito a dare una ‘strigliata’ all’Ente comunale.
Scusaci, ‘Brindisi’, sappiamo che non è colpa tua, ma così attenti all’incolumità dei cittadini…
Tommaso Lamarina Redazione |
Un grande grazie da un cittadino qualunque che utilizza spesso il sottopassaggio.