OSTUNI – Gli Agenti del Commissariato della Ostuni, dopo un’articolata e complessa attività investigativa, hanno tratto in arresto, su Ordinanza di custodia cautelare in carcere, un soggetto del posto, censito in Banca Dati per reati specifici ed altro, con le accuse di maltrattamenti in famiglia e stalking ai danni dell’ex convivente.

L’uomo, Angelo, Polignino, 47 anni, dopo le formalità di rito, è stato associato presso la Casa circondariale di Brindisi a disposizione della competente Autorità giudiziaria.

polignino a. classe 1970

La denuncia è arrivata al 113 lo scorso 10 giugno, quando una donna, fortemente agitata ed in stato di confusione, diceva di star scappando da qualcuno, aggiungendo di un acceso litigio avvenuto “a casa di Poli”, non aggiungendo altro.

Nonostante l’esigua e parziale disponibilità di elementi, ottimizzando lo stato di conoscenza delle situazioni di conflittualità intra familiare insistenti sul territorio, si è riusciti ad identificare la donna che è stata rintracciata da un equipaggio della Squadra Volante del Commissariato, sola ed atterrita, a bordo della sua autovettura, in Piazza Matteotti.

Condotta in Commissariato, la stessa ha riferito che, nel corso della serata, senza soluzione di continuità ed interruzioni, l’ex marito, dopo essersi introdotto nell’appartamento sfruttando il fatto che il portone d’ingresso del condominio era aperto, ha insistito nel suonare a casa dell’ex moglie. Una volta aperta la porta, è riuscito con sotterfugi ed escamotage ad introdurvisi, iniziando a tallonarla senza mai perderla di vista, quasi fosse stata la sua ombra, in modo ossessivo e particolarmente ingombrante, sino a costringerla, dopo averla afferrata con veemenza e con forza per le braccia, ad accondiscendere alla sua richiesta di ritornare assieme a dividere lo stesso tetto coniugale.

Ma dinanzi al rifiuto, Polignino l’ha immobilizzata e ricoperta di insulti, rivolgendole frasi ed epiteti offensivi del decoro ed onorabilità della donna. Non contento, ha iniziato a colpirla con forza: prima con uno schiaffo vigoroso all’orecchio e ancora con un altro al viso, aggiungendo, nell’incedere, “tu sei mia e non sei di nessun’altro, puoi farmi anche arrestare e portare in carcere, tanto quando esco, ti trovo e ti ammazzo, così non sarai di nessun altro uomo”.

A questo punto, in difesa della madre, è intervenuto il figlio che ha ingaggiato una colluttazione col padre, all’esito della quale ha riportato la peggio, con prognosi di 4 giorni salvo complicazioni.




Anche la donna è stata costretta a ricorrere alle cure mediche del caso.

Solo per mere circostanze fortuite, i malcapitati sono riusciti a lasciare la casa e a trovare riparo in strada, allontanandosi e richiedendo l’aiuto della Polizia di Stato.

 Mentre la malcapitata era in Commissariato, ha ricevuto sul suo telefono cellulare privato diversi sms da parte dell’ex marito che tentava ancora di convincerla a ritornare da lui e, visto che la stessa non acconsentiva, lo stesso le ha inoltrato un sms dove scriveva “ANGELO NON C’E’ PIU’, ANGELO E’ IN CIELO”, spegnendo subito dopo il cellulare.

A questo punto, onde scongiurare la commissione di gesti inconsulti ed irreparabili da parte dell’uomo, si è provveduto alla localizzazione del suo telefono cellulare, così da individuarlo in zona Villanova di Ostuni, poco distante dall’abitazione degli anziani genitori. Qui, però, si è dato alla fuga. Solo il giorno dopo, Polignino ha contattato il Commissariato dicendo che stava bene e che si “era calmato”. Ha ammesso tutto ed è stato arrestato.

 

Redazione

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