BRINDISI – Tra il 14 e il 17 novembre scorsi il Dipartimento ARPA Puglia di Brindisi ha effettuato tre sopralluoghi e altrettanti sequestri nell’area ex Petrolchimico di Brindisi.
1. Il 14 novembre, con un’azione coordinata con il Comando dei Carabinieri di Lecce, si è proceduto al sequestro di un capannone industriale di ca 20.000mq di libero accesso e cattivo stato di manutenzione. All’interno e all’esterno è stata riscontrata la presenza di
ingenti quantità di rifiuti speciali pericolosi e non : cumuli di rifiuti provenienti d attività di
scavo, demolizione e costruzione; cumuli di lana di vetro isolante; batterie al piombo esauste; cavi elettrici; RAEE; rifiuti plastici, ferrosi lignei, big bags da 1 mc, con logo rosso
dei rifiuti contenenti amianto e con lego generico di rifiuti;
2. Il 16 novembre il DAP Brindisi di ARPA Puglia ha proceduto ad un secondo sequestro di un capannone industriale di ca 100 mq di libero accesso e cattivo stato di manutenzione.
All’interno presenza di ingenti quantità di rifiuti speciali pericolosi e non : rivestimenti in
guaina e cavi elettrici; pedane in legno; batteria al Pb esausta; pneumatici di camion
completi di cerchioni metallici; 1 contenitore da 1 mc di materiale sospetto amianto;
contenitori di lamiera metallica arrugginita; scaldabagni in metallo da 80lt ca; termosifoni
in metallo deteriorato; pannellature per rivestimento in poliuretano espanso; 2 mc di
rifiuto in carta e cartone; 1 mc di sostanza polverulenta di colore biancastro; 0,5 mc di
guarnizione ingomma; materiale ceramico derivante da arredo bagno.
Anche l’area esterna di ca 100mq è interessata da ingenti quantità di rifiuti speciali pericolosi e non abbandonati sul nudo terreno: materiale plastico vario deteriorato in cumuli; cumuli di lana di vetro isolante; fusti in lamiera metallica da 200lt.; 1 mc di sostanza polverulenta di colore biancastro; blocchi di cemento; rifiuti in vetro.
3. Il 17 novembre, infine, il DAP ARPA Puglia di Brindisi ha provveduto al sequestro di un’area scoperta di ca 2600 mq. I tecnici hanno riscontrato un smaltimento illecito di rifiuti liquidi derivanti dalle acque meteoriche di dilavamento piazzale all’interno di un deposito temporaneo di Rifiuti Speciali Pericolosi e non. La situazione è resa più problematica dall’assenza di cordoli e bacini di contenimento e di coperture per la protezione dei rifiuti dagli agenti atmosferici. In più punti del piazzale sono state accertate tracce evidenti di percolamento da cassoni scarrabili e dalle cassette di legno contenenti elettropompe.
L’azione ispettiva di ARPA Puglia ha così consentito di intervenire non solo a tutela dell’ambiente contaminato dell’area ex petrolchimico di Brindisi, ma anche delle possibili ricadute sulla salute umana dei cittadini interessati. Tale azione è particolarmente significativa perché condotta a fronte di una carenza strutturale di organico che ARPA lamenta da tempo soprattutto in considerazione dell’ingente numero di controlli che l’Agenzia è tenuta ad effettuare sull’intero territorio regionale.
Proprio nell’ottica strategica di tutela di Ambiente e Salute, ARPA Puglia e l’ASL di Brindisi si
attiveranno in sinergia nelle prossime settimane per proseguire nell’azione di monitoraggio
ambientale con particolare riferimento alle implicazioni per la salute umana.