Teatrodellepietre, al via laboratori di cittadinanza democratica e partecipata al liceo “De Sanctis Galilei”

MANDURIA – Nuovi traguardi sono stati raggiunti dal TeatroDellePietre e dal Liceo “De Sanctis Galileli” di Manduria in materia di educazione al volontariato sociale ed alla legalità corresponsabile.

Grazie alla recente approvazione finanziaria del progetto “SHKSPR: Carcere e dintorni” che ha partecipato al bando di concorso “Laboratori di cittadinanza democratica condivisa e partecipata, educazione al volontariato sociale ed alla legalità corresponsabile” il Liceo di Manduria e il TeatroDellePietre avvierà con gli studenti un laboratorio di esperienza e di scrittura attiva, volto allo sviluppo dei temi dell inclusione sociale e della tolleranza.

Il percorso formativo, nato da un’idea di Fabrizio Cito e Marcantonio Gallo, direttori artistici dell’Associazione Culturale TeatroDellePietre, vede il supporto della Casa Circondariale di Brindisi, dell’Ufficio del Garante dei diritti delle persone sottoposte a misure restrittive delle libertà di Bari, del CSV di Taranto, dei Gruppi Volontariato Vincenziano A.I.C.Italia – Sez. Puglia e dalla Fondazione Vanni Longo.

Il riconoscimento dei fondi Miur permetterà al Liceo e al TeatroDellePietre, oltre alle associazioni partner, di avviare importanti attività laboratoriali di tipo informativo e divulgativo, volte allo sviluppo dei temi dell’inclusione sociale: attraverso il recupero del valore catartico e coinvolgente della scrittura creativa, il laboratorio vedrà un gruppo di detenuti coinvolti nel processo creativo, cimentandosi nella recitazione e nella scrittura attiva, attività che sarà alimentata dal vaglio della raccolta di testimonianze dirette da parte degli studenti, i quali potranno interagire attraverso un blog nella stesura di un testo teatrale che deriverà dall’ascolto del vissuto dei detenuti, nonché nella selezione degli stati d’animo, che attraverso “interviste con l’anima” diventeranno materiale per la stesura di un copione che vedrà impegnati i detenuti all’interno delle mura carcerarie e gli studenti fuori, con uno spettacolo che proverà a coniugare tecnologia e teatralità: lo spettacolo infatti avverrà contemporaneamente in più luoghi, che saranno collegati tra loro attraverso la rete. Ma sarà davvero così?

Il focus progettuale sviluppato dal TeatroDellePietre è creare una sensibilità nuova, prediligendo gli “ultimi tra gli ultimi”, attraverso la lettura e lo studio dei drammi di Shakespeare: ma si andrà oltre, per dare voce ai personaggi minori del teatro shakespeariano, “tagliati fuori” dalle moderne rappresentazioni, creando così un parallelo tra i personaggi rimasti ai bordi dei drammi a cui appartengono e gli uomini detenuti che stanno vivendo una momentanea assenza dalla società a cui appartengono. Con le loro storie dalla cruda drammaticità, essi rivendicano soltanto il desiderio di esserci ancora, di poter essere reintegrati nel dramma – e nella società -.

Il TeatroDellePietre nasce da una idea di Marcantonio Gallo e Fabrizio Cito e si propone come centro di cultura polivalente. Svolge l’attività teatrale tra Brindisi e Milano, e da cinque anni lavora all’interno della Casa Circondariale di Brindisi con il progetto Dentro/Fuori: carcere e dintorni, che vede protagonisti un gruppo di detenuti che assieme agli attori del TeatroDellePietre partecipano a laboratori teatrali e di scrittura creativa all’interno del carcere, mettendo in scena spettacoli  che vengono poi rappresentati in teatri, fuori dalle mura della casa di reclusione. Incuranti delle regole della prosa, della poesia, del teatro e della canzone, Marcantonio Gallo e Fabrizio Cito, insieme alla loro compagnia, scrivono e mettono in scena i propri lavori collaborando fra gli altri con la Società Dante Alighieri e la Fondazione Nuovo Teatro Verdi, il Comune e la Provincia di Brindisi.

È stato appena pubblicato il volume Dentro/Fuori: carcere e dintorni, che raccoglie una sorta di diario di bordo del lavoro svolto in carcere ma soprattutto gli scritti originali dei detenuti, che si sono raccontati senza filtri e che sarà alla base del lavoro degli studenti.

Il fine ultimo del percorso formativo è, dunque, conoscere e far conoscere il disagio e il malessere che deriva dalla reclusione stessa, che accetta l’errore e la pena da espiare ma non l’assuefazione alla non-vita, a cui la detenzione spesso conduce.

L’esperienza maturata dal Teatro Delle Pietre, all’interno della struttura penitenziaria, in collaborazione con la Casa Circondariale, il Ministero di Grazia e Giustizia e l’Ufficio del Garante dei diritti delle persone sottoposte a misure restrittive delle libertà di Bari, messa a disposizione degli studenti, costituirà inoltre il trait d’union formativo, perché mirerà a fornire ai partecipanti una maggiore consapevolezza di sé e la possibilità effettiva di un reinserimento sociale per i primi, creando con il teatro una sorta di “ponte” tra chi vive la condizione di detenuto e chi è fuori, che lo guarda attraverso la lente deformante di una società che spesso riesce solo a giudicare.

A conclusione dell’intero percorso lo spettacolo teatrale previsto coniugherà il concetto di tempo e di spazio, annullando le distanze con materiale video e interventi live, la cui partecipazione darà a tutte le persone coinvolte una preziosa occasione per sperimentare e vedere una attività lontana dai comportamenti devianti a cui si pensa quando si parla di detenuti e per potenziare la capacità di comunicare e di interagire, nella convinzione che un’esperienza così formulata rappresenti l’esempio di come la cultura possa vivere e alimentarsi anche nelle situazioni più difficili.

 

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