BRINDISI – Contrabbando di tabacchi lavorati esteri e di farmaco Cialis di provenienza estera, imbarco di merci di contrabbando su nave militare, peculato d’uso, istigazione alla corruzione, corruzione per atti contrari ai doveri dell’ufficio e falso ideologico. Sono i reati di cui devono rispondere sei persone, arrestate dalla Guardia di Finanza di Brindisi. Cinque di loro appartengono alla Marina Militare Italiana: uno solo è costretto in carcere, quattro ai domiciliari, per un altro è stato disposto l’obbligo di dimora. I reati sono stati commessi durante la missione internazionale “Operazione Mare Sicuro” svolta dalla nave Caprera della Marina Militare nel porto di Tripoli da marzo a luglio 2018, poi arrivata a Brindisi, senza scali intermedi, il 15 luglio successivo. I sei sono accusati, a vario titolo, di aver organizzato l’imbarco ed il trasporto dal porto di Tripoli a quello di Brindisi di 774 chilogrammi di tabacco lavorato estero di contrabbando e di farmaco CIALIS di contrabbando, destinati alla vendita agli appartenenti alla Marina Militare di Taranto ed anche a persone ad essa estranee.
Uno di loro è accusato anche di aver comprato il silenzio del personale imbarcato sulla nave e di aver organizzato il trasferimento del carico prima dal porto di Tripoli a quello di Brindisi e poi da quest’ultimo agli Uffici della Marina Militare di Taranto. Trasporto fatto con un automezzo della Marina Militare, condotto da un altro dei sei indagati. L’acquisto del carico illecito è stato fatto con fatturazioni per operazioni in tutto o in parte inesistenti, nel contesto dell’acquisto, da parte dello Stato Italiano, dei beni e dei servizi necessari al ripristino dell’efficienza del naviglio ceduto dall’Italia alla Libia.
Beni e servizi acquistati da una sedicente società libica, riconducibile ad un Ufficiale della Guardia costiera libica, anch’egli arrestato.
Le indagini preliminari, estremamente articolate e complesse, sono state svolte dal Nucleo di Polizia Economico – Finanziaria della Guardia di Finanza di Brindisi, comandato dal Colonnello Gabriele GARGANO, coadiuvato dal Capitano della Sezione Tutela Economia del Nucleo medesimo Agostino TAURINO. Nella fase iniziale, si sono avvalse del contributo prezioso della locale Capitaneria di Porto e di quello della Stazione dei Carabinieri della Marina Militare di Brindisi. Per tutta la durata del loro svolgimento, si sono avvalse della pronta, fattiva e leale collaborazione di ciascun livello di comando della Marina Militare Italiana di volta in volta interessato e dell’Ambasciata Italiana di Tripoli.
buongiorno lo fanno per arrotondare lo stipendio é questo non é niente in arsenale à Brindisi negli anni 88-90 succedeva di peggio.