Che  l’Amministrazione Carluccio sia la peggiore di tutti i tempi, è stato già detto. Che la maggioranza pensa alle poltrone e agli interessi personali e non a quelli dei cittadini, è cosa nota. Che la rotazione dei dirigenti sia servita a premiare gli amici degli amici e non a rendere più efficace la macchina amministrativa, è sotto gli occhi di tutti.
Ma siccome al peggio non c’è mai fine, l’inefficenza e l’incapacità di questa amministrazione sono riusciti a rovinare l’unica cosa buona fatta in questi 7 mesi di inutile esistenza.

Come si ricorderà il 30 Gennaio scorso – su proposta dell’opposizione – il Consiglio Comunale ha approvato all’unanimità il “Regolamento per la definizione agevolata delle entrate comunali non riscosse a seguito della notifica di ingiunzioni di pagamento”. 

La rottamazione dei tributi comunali, chiesta a gran voce da tutta la cittadinanza, è un provvedimento vantaggioso sia per le asfittiche casse comunali sia per i tanti cittadini che – in periodo di crisi economica – hanno, finalmente, la possibilità di mettersi in regola con le tasse senza pagare su interessi e sanzioni e con la possibilità di rateizzare l’importo.

Nel regolamento è stato stabilito che, per accedere alla rottamazione, il cittadino deve presentare al Concessionario una apposita istanza. 
Questa istanza doveva essere pubblicata sui siti internet del Comune e dell’Abaco entro 15 giorni dall’approvazione del regolamento.
Ebbene, ad oggi, trascorsi oltre 15 giorni dall’approvazione, il modulo non è stato ancora pubblicato né sul sito del Comune, né su quello del Concessionario.

Pur volendo tralasciare la palese lesione degli obblighi di pubblicità e trasparenza imposti alla pubblica amministrazione e l’evidente inadempimento nei confronti di una delibera del Consiglio Comunale, non si può non sottolineare che questa ennesima inerzia sta creando un serio danno ai tanti cittadini che, in attesa di poter aderire alla rottamazione, rischiano di subire azioni esecutive e addirittura il pignoramento o il fermo amministrativo del proprio mezzo.
Infatti, in base all’articolo 7, il Concessionario “può sospendere le nuove azioni esecutive e l’iscrizione di fermi amministrativi e ipoteche soltanto a seguito della presentazione dell’istanza.
Ma come fa un cittadino a presentare l’istanza se il Comune non la mette a disposizione nei tempi previsti?
Qualcuno ha detto che “a pensar male si fa peccato, ma spesso ci si azzecca”, ma non sarebbe la prima volta che l’Amministrazione privilegia gli interessi di Abaco a quelli dei Cittadini.

A scanso di equivoci, quindi, chiediamo al Sindaco di svegliarsi, magari con una scatola di pocket coffee (stavolta comprata a sua spese) e di far funzionare la macchina amministrativa o, quantomeno, inviti Abaco a sospendere le procedure di riscossione poste in atto nell’attesa che Comune e Concessionario ottemperino a quanto disposto dal Consiglio Comunale.  

In caso contrario faremo sentire la nostra voce alle autorità preposte per la chiara violazione degli obblighi di pubblicità e trasparenza e dei principi di buon andamento ed imparzialità previsti dall’art. 95 della Costituzione.
E se davvero (come crediamo) non è pane per i suoi denti, rassegni le dimissioni. Stavolta seriamente, non a babbiata.

Antonio Elefante (Capogruppo PD)




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