FRANCAVILLA FONTANA – Lo scorso 23 gennaio, a Francavilla Fontana, è stata consumata una rapina a mano armata in danno di un dipendente della ditta “DISTANTE S.U.R.L.”, operante nella gestione e nella vendita di congegni di intrattenimento elettronici all’atto di eseguire un versamento, tra denaro contante e titoli, di 52.000 euro. I tre esecutori materiali della rapina, due dei quali con il volto coperto da passamontagna, a bordo di una Ford Focus sw di colore grigio rubata qualche ora prima ad un cittadino turco domiciliato a Francavilla Fontana, si sono dati alla fuga sulla S.P. 50, in direzione di Villa Castelli. Dopo pochi chilometri, prima di giungere nel centro abitato di Villa Castelli, hanno abbandonato l’auto rimasta priva di carburante, proseguendo la fuga a piedi addentrandosi nelle campagne circostanti. Nei pressi del muretto a secco che divide la citata s.p. dalle campagne, uno dei tre rapinatori è stato attinto da un colpo di fucile al torace. I restanti complici hanno quindi rapinato l’autovettura di una donna in transito, lasciando a terra il ferito, raggiungendo il centro abitato di Villa Castelli, ove, abbandonata anche quest’auto, hanno proseguito a piedi rendendosi irreperibili.

 

Le immediate indagini avviate dai Carabinieri del Nucleo Operativo e Radiomobile della Compagnia di Francavilla Fontana hanno permesso di identificare i tre esecutori materiali in Gaetano FIORILE (deceduto a seguito del citato colpo di fucile), Pasquale GIANNOCCARO e Roberto FANTASIA, tutti di Conversano (BA). Un primo riscontro alle indagine si aveva già il 1° febbraio 2017, allorquando, proprio in Conversano, i Carabinieri di Francavilla Fontana rintracciavano GIANNOCCARO e FANTASIA e li sottoponevano a fermo di indiziato di delitto emesso dal P.M. di Brindisi – dott.ssa Iolanda Daniela CHIMIENTI.

La prosecuzione delle investigazioni ha poi permesso di identificare in Rocco MURRO, 34enne di Conversano, il complice che aveva accompagnato i tre a Francavilla Fontana la mattina del 23 gennaio e che aveva prelevato i soli GIANNOCCARO e FANTASIA da Villa Castelli, dopo che FIORILE – durante la fuga – era stato attinto accidentalmente dal colpo di fucile che ne aveva causato poi il decesso, MURRO veniva tratto in arresto il 27 marzo 2017, in esecuzione dell’ordinanza applicativa della custodia cautelare in carcere emessa dal G.I.P. di Brindisi – Paola  LIACI.

La particolarità dell’obiettivo preso di mira dal quartetto FIORILE-GIANNOCCARO-FANTASIA-MURRO (un abituale trasportatore di ingenti somme di denaro della ditta “DISTANTE S.U.R.L.”, che già nel 2014 rimase vittima di un’analoga rapina con l’asportazione di 109.000,00 euro in contanti e 19.878,95 in titoli) faceva presuppore, non a torto per come è stato poi provato dalle indagine, che l’azione fosse stata pianificata dai baresi grazie alla fondamentale collaborazione di un basista nella città degli Imperiali che aveva riferito loro particolari determinanti sulle abitudine della vittima designata (spostamenti di denaro, orari, etc.).

La prosecuzione delle indagini ha quindi permesso di identificare tale figura nel cinquantenne Salvatore DESIATO, che ha fornito ai complici determinanti e precise indicazioni affinché potessero porre a compimento il disegno criminoso in circostanze di tempo e di luogo favorevoli per il conseguimento del fine illecito, nonché per aver fornito loro l’autovettura Ford Focus, dallo stesso rubata qualche ora prima.

È emersa, inoltre, la responsabilità per favoreggiamento personale di Alessandro TAURISANO, per aver aiutato DESIATO ad eludere le investigazioni dell’Autorità finalizzate all’accertamento delle responsabilità in ordine alla rapina del 23 gennaio, rilasciando false dichiarazioni ai carabinieri, negando di essersi recato a Conversano o Polignano a Mare negli ultimi mesi e di aver incontrato di recente DESIATO.

Le indagini hanno infine escluso che il fucile dal quale è stato esploso il colpo mortale che ha attinto FIORILE fosse impugnato dallo stesso, così come invece dichiarato in sede di interrogatorio da GIANNOCCARO e FANTASIA.

E ancora, nel corso delle stesse investigazioni è stato accertato che, dopo il rientro nel barese dei fuggiaschi GIANNOCCARO e FANTASIA, la convivente del primo, avendo ricevuto dall’uomo parte del denaro provento della rapina, nella piena consapevolezza della sua provenienza, consegnava 200 € alla madre del secondo. Le due donne, pertanto, sono indagate in stato di libertà per ricettazione.

Tentativo di rapina del 5 giugno 2017

Nell’ambito delle stesse indagini sono acquisiti gravi indizi di colpevolezza a carico dei tre arrestati di oggi in merito ad  un tentativo di rapina in danno di un ragioniere di una cooperativa agricola di Francavilla Fontana.

In particolare, nel pomeriggio del 5 giugno scorso, Alessandro TAURISANO, a bordo della propria autovettura, prelevava Salvatore DESIATO e Leonardo LEUZZI nei pressi delle rispettive abitazioni. Il terzetto, quindi, armato di pistola detenuta illegalmente da TAURISANO, ed equipaggiato con guanti e passamontagna, aveva in animo di sorprendere la vittima al momento del suo arrivo sul luogo di lavoro, ma la rapina non si consumava esclusivamente perché, per pura casualità, il ragioniere aveva cambiato il proprio turno di lavoro.

Arresto di DESIATO, TARURISANO e LEUZZI – 18 novembre 2017

I tre francavillesi, quindi, sono stati tratti in arresto alle prime luci dell’alba in esecuzione di  una ennesima ordinanza di custodia cautelare in carcere emessa dal Giudice Paola LIACI.

Nel corso dell’esecuzione dei provvedimenti, i Carabinieri, coadiuvati da unità cinofile del Nucleo di Modugno, hanno rinvenuto e sequestrato, all’interno dell’abitazione di TAURISANO, circa 30 grammi di marijuana, un bilancino e materiale per il confezionamento, nella sua autovettura un passamontagna e guanti in lattice e, in un muretto a secco prospicente l’abitazione, una pistola Beretta cal. 6,35 completa di due caricatori e 13 cartucce, 23 dosi di cocaina, per complessivi grammi 16, ulteriori  180 grammi di marijuana.

Al termine delle formalità di rito i tre sono stati associati alla Casa Circondariale di Brindisi.

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