Presentazione guide Slow Food: il coronamento della collaborazione tra il Consorzio di Torre Guaceto e l’associazione

Si è celebrata appena poche ore fa la presentazione delle guide Slow Food, Osterie d’Italia e Slow Wine.

Evento unico in Puglia è stato organizzato da Slow Food Puglia con la collaborazione del Consorzio di Gestione di Torre Guaceto ed il patrocinio del Comune di Carovigno, che ha ospitato la manifestazione presso la cornice d’eccezione del castello Dentice di Frasso.
La sinergia sviluppata per questo avvenimento tra l’ente gestore della Riserva e l’associazione del “buono, pulito e giusto” nasce da un intenso lavoro di gruppo iniziato già molti anni addietro. Tanti i progetti portati avanti nel tempo dal Consorzio e Slow Food. Fondamentale l’apporto dato dai volontari dell’associazione ad alcune tematiche importanti per l’ente gestore.
Per comprendere la portata della fruttuosa collaborazione basti pensare all’attività di sensibilizzazione nei confronti degli agricoltori di Torre Guaceto condotta insieme già a partire dai primi anni 2000.
Alla nascita del Consorzio, i terreni agricoli che coprono buona parte dell’area protetta erano curati in modo tradizionale, oggi, invece, il 30 percento di questi è condotto secondo la modalità biologica. Elemento di fondamentale importanza per la tutela della Riserva.
Per il raggiungimento di questo risultato, poco dopo la sua nascita, l’ente gestore di Torre Guaceto ha ideato ed approntato un sistema premiante per gli agricoltori che si sarebbero convertiti al bio: il marchio Oro del Parco che attesta le coltivazioni biologiche che vengono condotte in Riserva. Slow Food è sempre stato da stimolo per la svolta ecologica degli agricoltori e la promozione delle loro produzioni, come il vino che nasce dalla vigna bio di Torre Guaceto, una tra le poche presenti in Italia, l’olio extravergine d’oliva ed il pomodoro Fiaschetto, antica “cultivar” riscoperta proprio grazie alla collaborazione portata avanti da Consorzio, Slow Food ed agricoltori.
Importante anche il lavoro svolto nell’ambito della pesca. L’associazione si è sempre molto impegnata per la divulgazione del modello sostenibile di Torre Guaceto ed, coinvolgendo anche altre Aree Marine Protette, è riuscita ad esportarlo nei mari salentini, per la tutela dei pesci, dei territori e delle comunità locali.
L’unione tra il Consorzio e Slow Food è stata importante per la tutela della biodiversità e la promozione del territorio, da qui la scelta dell’associazione di portare un evento importante come la presentazione delle guide a Carovigno e l’adesione dell’ente all’organizzazione della manifestazione animata dai curatori nazionali, Eugenio Signoroni e Fabio Giavedoni e dai regionali, Francesco Muci e Salvatore Taronno.
“Il rapporto di collaborazione con Slow Food, sancito con un protocollo ufficiale, è stato efficace – ha dichiarato il presidente del Consorzio di Torre Guaceto, Mario Tafaro -, per l’affermazione dell’agricoltura sostenibile e dell’economia del territorio, oltreché ai fini della tutela dell’ambiente nella lotta quotidiana all’inquinamento e per la tutela della biodiversità”.
“Non potevamo esimerci dal presentare i nostri 2 capolavori – ha spiegato Marcello Longo, rappresentante di Slow Food Puglia -, nel luogo in cui Slow Food ha posto la tenda della biodiversità e della sostenibilità in tempi non sospetti. Il nostro grande progetto per arginare i disastri ambientali, Menù for Change, parte proprio dalla scelta quotidiana del consumo locale e dell’agricoltura di piccola scala, temi che da anni ci vedono impegnati anche in collaborazione con il Consorzio di Torre Guaceto”.

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