Parco Bove: con gli ultimi sgomberi si avvia verso la parola fine una storia lunga oltre 60 anni

Si avvia verso la parola fine, sia pure con mille difficoltà, la vicenda di Parco Bove, la baraccopoli del rione Paradiso di Brindisi, dove da oltre 60 anni intere generazioni si tramandano queste catapecchie, occupate abusivamente. Ad oggi sono 39 le famiglie che ci abitano: 31 di loro, dopo aver dimostrato di abitarci da almeno 10 anni,  avranno diritto ad un alloggio popolare tra quelli realizzati poco distante da qui, in zona Torretta, grazie ad un finanziamento regionale di 6 milioni di euro. Le altre 8, invece, non rientrano nella sanatoria e, per questo, la Procura ne ha disposto lo sgombero coatto, tre dei quali già eseguiti. Al quarto si è data esecuzione in queste ore, per mano della Polizia Locale, supportata da carabinieri, Polizia di Stato e Finanza. Si tratta di una famiglia di 5 persone, tra cui un minore di 14 anni che non intendeva lasciare casa. Esattamente come accadde una settimana fa, quando la situazione degenerò e fu risolta solo dopo una estenuante trattativa, durata oltre 8 ore,  grazie alla mediazione dell’assessore alla Legalità Mauro Masiello. In questo caso, la famiglia ha accettato la soluzione proposta dai Servizi Sociali: un soggiorno temporaneo in un B&B a spese del Comune, fin quando non si troverà un alloggio in affitto, con un contributo dell’Amministrazione. A questo punto, restano 4 nuclei familiari da far sgomberare. Contestualmente, si provvederà a bucare i tetti delle case ormai libere per evitare ulteriori occupazioni. Il tutto, in attesa che a settembre le ruspe possano buttare già questa baroccopoli che da decenni rappresenta una vergogna per l’intera città di Brindisi.

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