BRINDISI – Sono in stato di agitazione i lavoratori della Natuna Spa, i quali si sono visti decurtare del 50% lo stipendio di giugno ricevuto dalla ditta. Ad oggi, le famiglie stentano ad arrivare a fine mese.

E’ stato un fulmine a ciel sereno quello che si è abbattuto sulle teste dei lavoratori della Natuna, ditta che gestisce gli impianti sportivi del Comune di Brindisi, per conto dello stesso Ente, i quali si sono visti decurtare del 50% il loro ultimo stipendio (ricevendo solo 500 euro, ndr) da parte dell’azienda. Immediatamente si sono mobilitati gran parte dei sindacati, con COBAS (Roberto Aprile), UGL (Ercole Saponaro) e CISL (Arturo Perrone) che hanno incontrato il 19 giugno il sub-commissario vicario del Comune di Brindisi, Onofrio Padovano, accompagnato dai dirigenti Gaetano Padula, Angelo Roma, Teodoro Nigro e Mirella Destino. La Natuna ha deciso di operare in questa maniera perché sarebbe l’Ente comunale a non aver versato i canoni dovuti alla ditta. Nello scorso incontro col Comune, però, si è appreso che quest’ultimo è completamente in regola con il versamento di detti canoni e che, dunque, non ha nessun debito in essere.

Così, i lavoratori della Natuna saranno in piazza Matteotti, domattina dalle 9:00 alle 11:00, per una assemblea, assieme ai sindacati COBAS, UGL e CISL. Inoltre, loro malgrado, tale protesta si concretizzerà con la sospensione delle ore di lavoro straordinario e con una giornata di sciopero (se non dovessero arrivare buone notizie) prevista per il 13 luglio.

Tommaso Lamarina
Redazione

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