Movimento+39: “Le adesioni a FDI, tranne quella di Oggiano, sono avvenute dopo le elezioni ma sono nate come Movimento+39”

BRINDISI – In riferimento al comunicato stampa diramato da un gruppo di militanti e simpatizzanti di Fratelli d’Italia, per il quale non si vuole entrare nel merito, corre comunque obbligo ricordare ed evidenziare che quel 6,30% raggiunto dalla lista “Fratelli d’Italia – Movimento +39” nel primo turno elettorale delle amministrative di Brindisi del 10 giugno scorso e di cui si parla nello stesso comunicato, non è frutto del lavoro di Fratelli d’Italia e dei suoi rappresentanti, dal momento che la lista in argomento è nata come espressione del Movimento +39, la quale successivamente ha voluto aprire anche a Fratelli d’Italia, permettendo a qualcuno di essere candidato e di raggiungere i noti risultati con l’elezione del consigliere comunale Massimiliano Oggiano che, una volta eletto, ha correttamente palesato la sua appartenenza al partito dell’on. Giorgia Meloni e non al Movimento +39.
All’interno di detta lista figuravano in larghissima parte candidati che avevano accettato di “metterci la faccia” proprio perché il movimento rappresentava e rappresenta la voglia di cambiamento e di distacco dalla politica tradizionale, scevro da giochi di potere e di poltrone o da meccanismi meramente politici, persone che hanno impostato la propria campagna elettorale, se pur tanti alle prime armi, in modo serio e professionale, contribuendo alla quasi totalità di quel 6,30% di cui oggi qualcuno vuole rivendicare la paternità, e contribuendo a lanciare la lista, portando così all’elezione di un consigliere in assise comunale.
A tal proposito va precisato, rispettandone le scelte ed anzi plaudendole, che le adesioni a FDI, tranne quella di Oggiano, sono avvenute dopo le elezioni ma sono nate come Movimento+39.
Movimento +39
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