BRINDISI – La rinuncia da parte di Ipres alla stesura di un piano industriale per la Multiservizi era cosa abbastanza scontata. Sarebbe troppo facile dire “lo avevamo detto”, ma di fatto a più riprese avevamo sottolineato quanto sarebbe stato difficile se non impossibile elaborare un piano industriale visto lo scenario attuale della partecipata e in assenza di un chiaro indirizzo politico.




Lo affermano, in una nota, i consiglieri del Movimento 5 Stelle Stefano Alparone ed Elena Giglio che proseguono:

“Sorvolando sul fatto che della rinuncia da parte di Ipres nessuno ha ritenuto opportuno informare i Gruppi consiliari dimostrando, ancora una volta, quanto siano di facciata gli inviti alla collaborazione, riteniamo opportuno soffermarci sulla previsione di bilancio che andremo a discutere nel prossimo Consiglio.  Il Comune prevede il ripiano della perdita di un milione e trecentomila euro per l’esercizio della BMS relativo al 2014, una scelta che non facciamo fatica a definire folle. Come si può pensare di ripianare tale perdita in assenza di un piano industriale, con l’aggravante che il debito complessivo risulta essere superiore ai 6 milioni di euro?

Quanto accaduto dimostra per l’ennesima volta quanto questa amministrazione sia priva di una linea politica e che in tutte le questioni(si veda anche quella sui rifiuti ancora in alto mare) si agisca per tentativi e si speri nella fortuna. Tale pressappochismo emerge in maniera netta anche nella vicenda del Palasport in cui, le dichiarazioni della Sindaca, “stranamente” ad orologeria rispetto a quelle di Massimo Ferrarese, non solo sconfessano le dichiarazioni precedenti dell’Assessore Brigante, ma di fatto pesano negativamente sulla valutazione di tutto il piano triennale per le opere pubbliche. La Sindaca Carluccio supera poi sé stessa affermando: “Ovviamente dovrò confrontare quella che è la mia volontà con i rappresentanti di maggioranza e opposizione perché la decisione di dirottare verso l’impianto sportivo una parte delle risorse pubbliche comporta un’assunzione di responsabilità da parte di tutti”. L’ennesima affermazione spot ed anche intellettualmente non onesta perché, se veramente ci fosse stata la volontà di confrontarsi, non solo sul Palazzetto ma sulla stesura di tutto il Bilancio di previsione, sarebbe stato sufficiente attenersi a quanto previsto dallo Statuto comunale procedendo ad un puntuale confronto con la Commissione competente”.

 




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