Pasquale Luperti

BRINDISI – “Strano modo di governare la città di Brindisi quello del commissario prefettizio Giuffrè. Sulla vicenda del gasdotto TAP se ne frega altamente della volontà espressa dal consiglio comunale di Brindisi all’unanimità e procede con la concessione di un parere favorevole nella conferenza di servizi che si terrà nei prossimi giorni”.

Lo afferma, in una nota, Lino Luperti dei Coerenti per Brindisi che prosegue: “Per quanto riguarda, invece, il progetto dell’A2A, si trincera dietro al fatto “di non fare politica” e quindi demanda ogni decisione alla Regione Puglia.  Il commissario non può non considerare che la città di Brindisi ha approvato (consiliatura Mennitti) un DPP (Documento Programmatico Preliminare), propedeutico al Piano Urbanistico Generale, in cui si disegna un utilizzo differente dell’area dove oggi insiste la vecchia centrale Brindisi Nord dell’A2A.  Una scelta della città di Brindisi rafforzata durante la consiliatura Consales e certamente non smentita durante la consiliatura Carluccio. Maggioranze diverse, ma un comune sentire rispetto alla chiara volontà di eliminare impianti inquinanti a poche centinaia di metri dal centro abitato e di puntare con decisione sulle possibilità di sviluppo delle attività portuali.  Oggi A2A si presenta con un progetto che contiene anche energia eolica, ma che essenzialmente si fonda sulla movimentazione di rifiuti per la produzione di compost e di energia. E vuole realizzarlo proprio dove insiste la vecchia centrale.  E il commissario che fa? Annuncia che intende “lavarsi le mani” demandando alla Regione ogni decisione. Il che significa spalancare le porte ad A2A, visto che il commissario regionale per il ciclo dei rifiuti Grandaliano ha già dato il proprio assenso a questo progetto. Ma questa volta il trucchetto non passa! Brindisi e i brindisini devono mobilitarsi. E devono farlo anche i tanti “politici” brindisini impegnati esclusivamente nella ricerca di candidati e di alleanze per le prossime amministrative. Qui sono in gioco l’interesse dei brindisini, la credibilità di questa città e la sua voglia di riscatto”.

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