Lo Martire: “Immobili da vendere, nella fretta il Comune dimentica gli assegnatari che non possono acquistare. Rischiano lo sfratto”

Nella fretta di fare cassa mettendo in vendita tutti gli immobili di proprietà, da quelli commerciali a quelli abitativi, il Comune non ha preso in considerazione la possibilità che il diritto di prelazione, riconosciuto gli assegnatari, non venga esercitato. E allora mi chiedo: che fine faranno tutte quelle famiglie che non sono nelle condizioni di acquistare l’immobile comunale?

Nella proposta della delibera che attiene al piano delle alienazioni, si legge che “trascorso il termine di 60 giorni per l’esercizio del diritto di prelazione, senza che sia stata manifestata formale e univoca volontà di acquisto al prezzo comunicato, l’Amministrazione riterrà di poter disporre liberamente dell’alloggio mediate bandi ad asta pubblica”. Il che vuol dire, in altre parole, che gli assegnatari e le loro famiglie saranno – di fatto -messi alla porta.

Possibile mai che l’assessore al Patrimonio, gli altri componenti della Giunta e il sindaco non abbiano preso in considerazione l’ipotesi, a mio avviso tutt’altro che remota, di assegnatari che non possono esercitare la prelazione per l’acquisto?

Deve, evidentemente, essere sfuggito il fatto che in diversi casi, soprattutto con riferimento al compendio del Villaggio Pescatori, gli assegnatari sono pensionati.  Cosa succederà, quindi, a tutte quelle famiglie che non sono nelle condizioni di procedere all’acquisto delle case in cui vivono da anni? Anche in questo caso, quindi, sono costretta a sostenere che il primo bilancio di previsione varato dall’Amministrazione di sinistra, sia poco attento alle famiglie e al sociale. E che la manovra delle alienazioni degli immobili sia stata decisa in maniera troppo frettolosa.

Mi auguro che la Giunta intervenga quanto prima per evitare che quel rischio diventi realtà.

Carmela Lo Martire (Brindisi Popolare)

1 COMMENTO

  1. condivido le osservazioni: intervenga in Aula proponendo la necessaria modifica alla proposta di delibera del piano delle alienazioni immobiliari che,forse, meriterebbe una rilettura. Con la circostanza, è utile ricordare che la proposta di alienazione, come tutti gli altri atti amministrativi di esecuzione degli indirizzi di programma, sono normativamente svolti dall’apparato burocratico dell’Ente che viene giudicato dal Nucleo di Valutazione, presieduto dal Segretario Generale, anche per eventuali danni erariali patiti.
    Brindisi, 27/04/2019 Franco Leoci

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