Dopo più di sette mesi dal suo insediamento, però, questo governo cittadino è ancora all’anno zero in fatto di rispetto dei ruoli e di trasparenza dell’azione amministrativa. Manca il Piano triennale per la prevenzione della corruzione, mentre il lavoro delle commissioni consiliari viene totalmente ignorato da chi è alla guida di Brindisi. Basta dare una occhiata al sito internet istituzionale per rendersi conto che non si fa cenno alle commissioni consiliari, men che meno alla loro composizione. Ed ancora più grave appare il fatto che ad oggi non sono stati redatti e pubblicati i verbali delle commissioni. Il che significa che si svilisce totalmente il ruolo dei consiglieri comunali e si ignorano volutamente le determinazioni delle commissioni, visto che i verbali non esistono e quindi non vengono trasmessi all’Esecutivo.
E che dire, poi, del Consiglio Comunale… Fino ad oggi si è riunito solo per adempimenti assolutamente necessari, mentre non si ha traccia di sedute dedicate ad argomenti specifici, in maniera tale da raccogliere suggerimenti, anche da parte delle opposizioni consiliari.
Tutto questo fa riflettere sulla differenza abissale esistente tra il Rossi consigliere comunale di opposizione (che inondava gli uffici di richieste di consigli comunali monotematici) ed il Rossi sindaco, sempre più legato alla gestione delle quotidianità e poco rispettoso del ruolo di chi è stato eletto democraticamente per rappresentare i cittadini.
Avv. Carmela Lo Martire (BP)
è legittimo per il Sindaco immaginare di cambiare la storia politico-amministrativa della città, dimenticando gli interventi resi pubblicamente in qualità di consigliere di opposizione nella precedente consiliatura, assumendo le conseguenziali determinazioni da parte dei cittadini per il cambiamento operato. Incomprensibile appare l’intervento della consigliera che, per essere stata già amministratore dell’Ente, sa bene quali siano gli adempimenti da porre in essere al fine di consentire le legittime funzioni riservate al Consiglio comunale e certamente conosce organi e soggetti eventualmente responsabili delle lamentazioni evidenziate. A proposito del piano triennale della corruzione e della trasparenza, utile può essere una lettura della lunga (pag. 55) delibera commissariale redatta dal segretario generale dell’epoca in cui vengono segnalate per il 2017 “pressioni terze” nella gestione dell’Ente ed ancora la lunghissima (pag. 145) deliberazione commissariale del piano triennale per la prevenzione della corruzione 2018/2020 contenente anche lo schema di invito ai cittadini a formulare osservazioni al riguardo. Interessanti sarebbero state le sue osservazioni di diritto e di merito sulla questione.
Brindisi, 04/02/2019 Franco Leoci