Left: “Una città allo sbando”

L’amministrazione della città sembra essere alla fine della sua esperienza. Si è svuotata di contenuti e di slancio. Non si riesce a trovare la sintesi, manca la leadership che riesca a mediare le istanze e definire gli obiettivi comuni.

Si è allontanata parte della sinistra che all’inizio aveva sostenuto la maggioranza, sono fortemente critici i 5 stelle, in controtendenza con la politica nazionale in cui si cercano prove di intesa con il PD. I Sindacati cercano disperatamente un interlocutore istituzionale che non c’è. Con le altre istituzioni non c’è alcun dialogo, al massimo polemica e veleni. Non si è voluta comprendere la città, le sue potenzialità produttive e infrastrutturali perché molto probabilmente non la si conosce a fondo. Lo dimostrano i confusi contenuti del Dpp e il continuo scontro sulle aree portuali.

In  tal senso risulta ancora più singolare la richiesta del PD di discutere delle questioni importanti per il futuro solo nelle ‘sedi deputate’. E’  proprio questa permanenza nel recinto amministrativo, questo isolamento, questa incapacità a confrontarsi con la città ed i cittadini che ha determinato il fallimento di questa amministrazione, uno dei più dannosi degli ultimi decenni.

C’è bisogno di dialogo e confronto ed i problemi vanno affrontati coinvolgendo tutti, non nei recinti e nelle stanze di palazzo.

Vi sono questioni sul tavolo di vitale importanza ed il tempo è estremamente poco.

Questioni ambientali importanti come la lotta inutile contro Versalis fino ai tribunali quando la azienda a più riprese si è dimostrata disponibilissima al confronto ed alla collaborazione.

Danni ambientali derivanti da una raccolta differenziata sotto i limiti imposti dalla legge. A Brindisi la percentuale di raccolta differenziata è sotto il 50%  quando il minimo consentito è del 65%.  Ma quando è il Sindaco a non riuscire a rispettare i parametri ambientali imposti da legge tutto va bene madama la marchesa.

Soldi pubblici buttati dalla finestra nello stanziare oltre cento milioni di euro per ben due  collegamenti “dedicati” verso l’aeroporto con un impatto ambientale devastante su campagne e Oasi del Cillarese, quando con un po’ di logica si potrebbero sfruttare le risorse in maniera diversa e mettere in cantiere solo uno dei due progetti.

Aree a ridosso del porto, preziosissime da utilizzare per logistica nella speranza di un rilancio del porto, utilizzate da A2a per attività inerenti i rifiuti, quando ci sono terreni di proprietà dell’Asidisponbili e già destinati e utilizzati per questo tipo di sviluppo ed attività.

Per non parlare dei servizi sociali ormai allo sbando, con i servizi ai minimi termini e gli asili nido da affidare ai privati quando è tendenza nazionale quella di aumentare la presenza dello stato negli investimenti per l’istruzione di tutti i livelli. Il pd a livello nazionale degli asili nidi pubblici ne ha fatto una bandiera. E a Brindisi?

L’illusione di questa classe dirigente è stata quella che bastasse cambiare le facce per cambiare le cose. Hanno dimenticato la capacità, non basta un viso nuovo e pulito per raggiungere dei risultati. Occorre saperlo fare e più è difficile la situazione più c’è bisogno di capacità ed esperienza di governo. Aggiungi che dietro le facce pulite i metodi e gli schemi sono rimasti gli stessi di sempre, il risultato disastroso è davanti agli occhi di tutti. La struttura burocratica comandava e continua a comandare.

E’ mancata l’umiltà, perché si può anche non saper fare ma se ci si confronta con la giusta serenità ed intelligenza con gli altri si apprende e si possono raggiungere degli obiettivi.

Si è pensato di saperne più di tutti e su tutto. Che poi anche l’aver scelto spesso assessori da fuori città è stato come un voler dare ai Brindisini degli incapaci.

Il risultato è stato che nessuno ha compreso gli assessori e gli assessori non hanno capito i problemi perchè completamente avulsi da essi.

Bisogna cominciare a pensare al futuro perché questa amministrazione tirerà a campare finchè potrà. Il PD ad  “allisciare” l’ego smisurato del Sindaco e dei suoi solo per garantirsi l’occupazione delle migliori poltrone. Sarà complicato perchè se fino ad ora ha  ingoiato dei rospi per tirare a campare adesso si è passati ad ingoiare veri e propri draghi di Komodo con tutta la coda.

Si sono messi a far polemica politica anche gli assessori tecnici e non si finisce più.

Come Left cercheremo di non sparare ulteriormente sulla croce rossa, continueremo a sollevare i problemi che riterremo rilevanti e da subito contribuiremo a costruire il futuro e la visione di città che vogliamo per quando questo incubo amministrativo sarà finito. Perché abbiamo fortemente bisogno di speranza.

Brindisi Left

Il coordinamento cittadino

 

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1 COMMENTO

  1. La lunga ed articolata nota redazionale del coordinamento cittadino dell’Associazione politico-culturale LEFT merita, senza dubbio alcuno, non uno scheletrico commento, semmai un serio approfondimento che non può prescindere dal radicale e recente cambiamento di indirizzo assunto dall’Associazione subito dopo le dimissioni di assessore alle finanze del dott. Cristiano D’Errico. Tanto premesso, desidero anticipare che, immaginando di trovare ospitalità di spazio negli Organi di Stampa, non mancherò di rilevare, ancora una volta, la incapacità amministrativa di questo Sindaco e della sua maggioranza nella gestione comunale ed ancor più a richiamare sulla base delle norme vigenti e provvedimenti regolamentari le ragioni che militano allo “smantellamento” gestionale di una città inesorabilmente allo sbando per mancanza, tra l’altro, di concreti obiettivi per la Comunità e per la non conoscenza delle gravi conseguenze afferenti lo stato di default finanziario dell’Ente. Sono quindi condivisibili le considerazioni espresse da LEFT nell’ottica della costruzione di una nuova città con operatori che non siano gli attuali, ma appare discutibile metodo e tempo di realizzazione.
    Brindisi, 24/05/2021 Franco Leoci

    Brindisi, 24/05/2021 Franco Leoci

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