Le richieste di Legambiente al prossimo Sindaco

BRINDISI – Legambiente non risponde a logiche di schieramento politico e ciò ha consentito, nel corso degli anni, di avere rapporti fruttuosi con amministratori comunali fra i quali segnaliamo quello con l’allora Sindaco Lorenzo Maggi, oggi socio autorevole dei Legambiente Brindisi, quando fu predisposta la convenzione sul polo energetico, in seguito violata ed infine cancellata ma anche quello con il Sindaco Mimmo Mennitti contro il rigassificatore, sin da quando l’Onorevole Mennitti chiese a Legambiente quei documenti e quelle notizie non rintracciabili presso il Comune di Brindisi. Durante le campagne elettorali Legambiente ha richiamato l’attenzione sui temi in merito ai quali chiedeva impegni da parte dei candidati alla carica di Sindaco e lo fa anche ora sui temi sotto elencati.

Ecologia della politica

Dopo i due traumatici scioglimenti del Consiglio comunale è necessaria una svolta etica nella gestione della cosa pubblica, delle finanze comunali “allegre”, della macchina burocratica e degli strumenti che consentano realmente trasparenza e partecipazione a cominciare dall’iter di approvazione del PUG, il cui documento programmatico preliminare è stato approvato all’unanimità in Consiglio comunale addirittura quasi sette anni fa.

Smart city

La salvaguardia e la valorizzazione del territorio, la riqualificazione e la rigenerazione devono passare attraverso la rapida approvazione di un PUG che punti all’obbiettivo del “consumo di suolo zero” e, quindi, alla conservazione o riqualificazione (edilizia ed energetica) dell’esistente e non all’aumento spropositato delle volumetrie e ciò vale anche per il Piano Comunale Costiero. Fondamentale è portare avanti il patto dei Sindaci per l’energia sostenibile in Europa (buttato in qualche cassetto) e un Piano della mobilità sostenibile che è ben altra cosa rispetto ai Piani di settore, spesso contraddittori di questi anni.

Economia circolare

L’affidamento da parte del Commissario Straordinario Dott. Giuffrè ad una ditta seria del servizio di raccolta degli RSU ha consentito di portare la percentuale di raccolta differenziata dal miserrimo 19% del gennaio 2017 al 60%. La raccolta porta a porta, il superamento del 65%, impianti pubblici efficienti e gestiti da ditte credibili, un ruolo effettivo di coordinamento della Regione Puglia e forme di premialità e di controllo e penalità degli abusi sono le condizioni essenziali per promuovere economia circolare ed abbattere la TARI.

Ambiente e green economy

Legambiente ha sempre fornito proposte costruttive per la tutela e la valorizzazione del patrimonio storico-artistico ed ambientale e si spera che il futuro Sindaco voglia portare avanti i progetti dell’Ente Parco “Brindisi Natura” (fortemente apprezzato da Federparchi), di valorizzazione del Castello Alfonsino (ogni discussione sulla destinazione d’uso è legata alla preliminare disponibilità di ulteriori 20.000.000 di euro), dell’Appia Regina Viarum, dell’Area Produttiva Paesaggisticamente ed ecologicamente attrezzata (APPEA). Una reale svolta però dipende dalla definizione del futuro dell’area che era occupata dalla centrale Brindisi nord e di quella di Cerano, argomenti rispetto ai quali il passato ci ha consegnato pagine buie della vita amministrativa e della capacità di salvaguardare i diritti e gli interessi della comunità brindisina.

Legambiente Brindisi, il Direttivo

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