*La suggestione di un Covid* – di Emanuele Vasta

*La suggestione di un Covid*

Leggo di noi che affolliamo i balconi, l’inno d’Italia e lontani abbraccioni.

Leggo di chiese che suonan campane, una lacrima scende, ma un sorriso rimane.

Leggo da oggi quarantena prolungata, sapor di famiglia in un’aranciata.

Leggo di spese pazze una volta a settimana, un po’ di carezze alla pancia più sana. Leggo di espressioni sotto mascherine, proteggono chi esce dalle maledette “goccioline”.

Leggo di chi deve andare a lavorare, ognuno ha il suo destino da salvaguardare. Leggo di eroi coi camici bianchi, chapeau per loro che curano pur stanchi.

Leggo di Covid come la peste, se stiamo in casa eviteremo tempeste. Leggo di parchi e città immacolati, le piante e animali si son ricreati.

Leggo di salti sulle lettighe, coppie in amore o solinghe “mani amiche”. Leggo di giovani e vecchie liti, presagio di guai e legami finiti.

Leggo di giochi da bambini che fanno adulti e più piccini.

Leggo di intrepide sfide su cultura, curiosità ed indelebili foto antiche. Leggo di pane e focacce fatte in casa, con forni e Bimby fabbricati dalla Nasa.

Leggo di passioni tornate a galla: pittori, scrittori e musica a palla.

Leggo di bilocali o villette sfavillanti, pure i mariti indossano i guanti. Leggo sul social di nuove applicazioni, Insta e Tik Tok sono questa generazione.

Leggo di Kindle e libri abbandonati, Xbox e Playstation come surrogati.

Leggo di Santi nascosti che ai poveri donano pezzi di cuore sottocosto.

Leggo del Papa in preghiera ogni mattina: “Gesù spezzò il pane, bevve il vino e si cosparse di amuchina”.

Leggo di notiziari che amplificano l’emergenza, spegniamo la tele e rafforziamo la conoscenza.

Leggo che va in malora l’economia, rialziamoci in fretta, sarà sempre aperta la porta di casa mia.

Leggo di termini come “coscienza”, col Covid si muore, abbiate pazienza!

Leggo dell’Italia che rivedrà le stelle, seguiamo i Decreti, ma sogniamo cose belle.

Emanuele Vasta ©

Brindisi, 5 Aprile 2020.

(Foto Rina Cichello)

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