BRINDISI  – La nuova Giunta? Entro venerdì. Lo fanno sapere fonti ‘centriste’ che sono, poi, quelle che hanno il ‘pallino’ a Palazzo di Città. E che rigettano la definizione di ‘crisi politica’.

Tutto si fa e si disfà solo se son loro a volerlo. Ed il sindaco Carluccio, che è loro espressione, lascia fare. Una cosa è certa: la città di Brindisi non ha un esecutivo dal 30 dicembre scorso. Ed evidentemente non si è avvertita l’esigenza di nominarlo. Meglio far passare prima le feste.

Adesso, però, bisognerà mettere mano alla questione. E non ci vorrà poi tanto: alla fine, sarà un solo assessore a dover essere sostituito, per ripristinare la regolarità delle quote di genere, chiesta a gran voce dal Prefetto dopo la segnalazione dei pentastellati. Di certo, a fare le valigie, non sarà né Del Grosso – quello dell’annunciato aumento Tari e ticket sportivi per intenderci – né Vito Carella, entrambi ‘uomini’ di fiducia del sindaco Angela Carluccio. Su questo aspetto Marcello Rollo è stato fin troppo chiaro, soprattutto con i Conservatori e Riformisti che da sempre pretendono uguale dignità rispetto a ‘gruppi e gruppetti’. Oltre a maggiore condivisione.

In un ormai famoso incontro (famoso per le grida tra Rollo da un lato e Marina Miggiano, vice coordinatore dei Cor dall’altro), la questione finì con un aut aut da parte di questi ultimi che – va detto – vantano ben cinque consiglieri comunali. Un peso notevole, in assise, che tuttavia i fittiani non fecero poi ‘valere’ nella prima seduta disponibile; tanto che oggi siamo punto e a capo: chi andrà giù dalla Torre? Chi farà il sacrificio di rinunciare ad uno dei suoi? I Cor che, stando ad indiscrezioni, si libererebbero ben volentieri di Raffaele De Maria (che ha messo in difficoltà il partito prima con le iniziative di Natale e poi con la cessione delle chiavi del Teatro Di Giulio, ndr)? E’ evidente che, in tal caso, la donna da integrare in Giunta per ripristinare le quote di genere andrebbe sempre ai fittiani. Ma questo segnerebbe comunque una sorta di sconfitta per i Cor che volevano sì un assessore, ma in aggiunta ai due già preesistenti (l’altro è Michi Di Donna, ndr). O sarà il sindaco a rinunciare ad uno fra la coppia Carella-Del Grosso? Non ci sono grosse alternative, a dire il vero, sempre che non sia Salvatore Brigante a salvare ‘capre e cavoli’, dando seguito a quanto disse il giorno della presentazione della giunta Carluccio n. 1: ovvero farsi da parte, qualora fosse stato necessario, “per il bene della città”.

Staremo a vedere.

 

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