BRINDISI – Muore lo sport: ne dà triste annuncio la città di Brindisi che ha visto il suo tristissimo apice nel vile attentato perpetrato ai danni di uno dei templi dello sport brindisino, vale a dire il PalaMelfi di via Ruta, nel rione Casale. Lo storico palazzetto (costruito con denaro pubblico, grazie ai finanziamenti per le Olimpiadi di Roma 1960), teatro di svariate manifestazioni e ‘calcato’ dai più grandi personaggi che hanno fatto la gloriosa storia dello sport cittadino (uno su tutti, il compianto cestista ‘Lupetto’ Claudio Malagoli), è stato vigliaccamente danneggiato lunedi scorso da ignoti che hanno bruciato una ventina di metri di parquet e parte degli spogliatoi femminili.
Anche se si fosse trattato di un mero atto vandalico, la città tutta si sarebbe indignata. Ma probabilmente, così non è stato. L’operazione di dolo è stata fin troppo ‘accurata’ per non pensare ad un attentato preordinato. “Sono stati portati al centro del parquet ben quattro cassonetti pieni di immondizia e fatti ardere – ha affermato l’assessore allo sport Maria Greco, in occasione dell’assemblea provinciale CONI di ieri pomeriggio – poi, sono stati svuotati gli estintori (proprio per evitare che qualcuno domasse tempestivamente le fiamme, ndr) ed, infine, sono state cosparse di liquido infiammabile anche le due panchine. Inoltre, tra le fiamme sono state portate anche le reti di pallavolo per alimentare il fuoco e sono stati rotti i soffioni delle docce”. Non spetta né alla stampa e né ai cittadini dare giudizi, ma una idea che possa essersi trattato di attentato non è difficile averla (come la stessa Greco ed il presidente provinciale CONI, Nicola Cainazzo, hanno asserito proprio ieri, ndr).
Peccato che la città di Brindisi – che dello sport ne ha sempre fatto un must – sia arrivata a subire tanto. E dire che, quasi tre anni or sono, Brindisi era stata insignita della nomina a ‘Città Europea dello Sport 2014’. Da qui in poi, il declino.
Difatti, l’assessore Greco, sempre in sede di riunione presso il CONI, ieri, in via Dalmazia, ha evidenziato che quasi quotidianamente vengono eseguiti interventi (esigui e non) sugli impianti sportivi comunali. Il Comune è proprietario di quasi tutte le strutture: lo stadio F. Fanuzzi, il palasport PalaElio, il PalaMelfi, il PalaZumbo, la palestra PalaMalagoli, la palestra Leonardo Da Vinci, la palestra tensoscatica Sant’Angelo, la palestra Tuturano, la palestra tensostatica di Sant’Elia, le varie palestre scolastiche ed i campi di calcio a 11 omologati.
Il 24 novembre scorso, la nostra redazione si occupò di una segnalazione relativa ai disservizi del campo di calcio della Torretta, nel quartiere Paradiso, in cui metà rettangolo di gioco era al buio per mancata funzionalità dell’impianto di illuminazione e la caldaia era fuori servizio, quindi, acqua fredda dalle docce!
Anche i campi di calcio dell’ACSI non versano in condizioni ottimali. Senza toccare il discorso ‘PalaPentassuglia’, in quanto si sfocerebbe in argomenti di ben altra natura.
Maria Greco, però, da sportiva quale è ed avendo a cuore l’attività fisica, è fortemente intenzionata ad invertire la rotta. Non sarà il Messia che toccò Lazzaro e lo fece resuscitare, ma, quantomeno, intende alzare il tiro. Non sarà facile.
Infatti, nel ‘mirino’ della Greco è finita la pista di atletica di contrada Masseriola, intitolata, negli anni scorsi, al professor Lucio Montanile. Pista che, dopo ‘l’anno di grazia’ targato 2014, è caduta man mano nel dimenticatoio. Basti vedere le pessime condizioni in cui attualmente versa… “Si tratta di un fiore all’occhiello di Brindisi – ha dichiarato alla nostra redazione l’assessore allo sport – strutture simili, nel meridione, non ce ne sono. Solo a Matera e Brindisi sarebbe la seconda. E’ un peccato vederla languire in quelle condizioni”.
Per questo motivo, la Greco ha annunciato che verrà avviato un bando FIDAL (Federazione Italiana Di Atletica Leggera) per accedere ai crediti sportivi. “Il tetto massimo – ha concluso Maria Greco – è di 500mila euro. Cercheremo di attaccare quei finanziamenti per ridare lustro a quest’altro tempio dello sport brindisino. Non sarà facile, ma ci proveremo. La struttura necessita assolutamente di miglioramenti e dovranno essere acquistate nuove attrezzature. Ad esempio, la gabbia per il lancio del disco non è più a norma e dovrà essere sostituita. Da sostituire anche le pedane per il salto in alto e salto in lungo. Infine, l’intera pista abbisogna di un totale rifacimento, spaccata dalle radici degli alberi. In queste condizioni, è un rischio per tanti atleti”.
Per sensibilizzare ancor più l’opinione pubblica, Nicola Cainazzo ha illustrato la manifestazione ludico-sportiva che si terrà domenica 12 febbraio, proprio presso il PalaMelfi, alla quale parteciperanno 120 ragazzi appartenenti a diverse federazioni sportive. Inoltre, sarà l’occasione per i piccoli atleti di fare la conoscenza di alcuni gloriosi uomini di sport brindisini del passato.
Qualcosa, dunque, pare muoversi. Se la città, politicamente parlando, non vive momenti felici, almeno nello sport Brindisi potrà ancora contraddistinguersi e farsi onore. D’altro canto, conta decine di eccellenze sportive: basket, volley femminile, scherma, pugilato, taekwondo, tennis, tennitavolo e ci scusiamo se ne abbiamo saltata qualcuna.
Brindisi, alzati e cammina!
Tommaso Lamarina Redazione |